Da un'idea del team di Zuckerberg è nato un progetto che è stato seguito per due interi anni dai cervelloni di Palo Alto. Una rivoluzione nel mondo di internet e per la vita di molte persone, che ancora oggi vivono in zone dove non è presente una connessione, condizione dovuta dal fatto che per raggiungere determinate aree i costi sono davvero molto elevati. I dati parlano di addirittura 4,2 milioni di persone che non hanno la possibilità di collegarsi a internet e, per chi basa il suo lavoro ed i suoi introiti online come Zuckerberg, questo può essere visto come un grosso problema.

"Connectivity Lab" è una delle imprese del CEO di Facebook, che sta lavorando per far si che tutto il modo sia connesso e che nei giorni scorsi ha fatto il primo test con "Aquila", il drone che potrà migliorare il futuro di tanti.

A cosa serve Aquila

Il primo test è stato fatto nei giorni scorsi ed a quanto pare è andato oltre le migliori aspettative di tutti gli ingegneri presenti. Aquila è un drone alimentato ad energia solare, che potrà distribuire connessioni internet con Tecnologia 4G coprendo aree dal diametro di quasi 100 chilometri. È stato presentato al pubblicodi Facebookattraverso un video, pubblicato dallo stesso Zuckerberg con la scritta "The successful first flight of Aquila". Il drone durante la prima prova ha consumato solamente 2 mila watt, che sono corrispondenti al consumo di un piccolo elettrodomestico, rimanendo in volo per 96 minuti ad una quota di 2150 piedi.

Come funziona il drone

Con l'alimentazione ad energia solare Aquila potrà volare senza sosta per almeno tre mesi consecutivi. Il velivolo ha un peso di soli 453 chilogrammi, leggerezza dovuta alla fibra di carbonio con cui è stato costruito ed ha un'apertura alare quasi pari a quella di un'aereo di linea. Il drone non è dotato dicabina di pilotaggio,in quanto a manovrarlo ci penseranno dei tecnici da terra che attraverso un programma potranno deciderne la velocità, la direzione e l'altitudine, invece atterraggi e decolli saranno fatti in completa autonomia.