Difficile d'estate viaggiare in auto senza aria condizionata. Il climatizzatore, nei mesi più caldi, e il riscaldamento, nei periodi freddi, sono diventati ormai di uso comune. Anche durante le attese, usiamo l'aria per rinfrescarci o riscaldarci, tenendo, così, il motore acceso. In pochi sanno, però, che il codice della strada punisce tale comportamento al fine di salvaguardare l'ambiente riducendo le emissioni inquinanti.

Giovane multato

Qualche giorno fa un ragazzo venticinquenne della provincia di Como, si è fermato in un'area di sosta per telefonare ad alcuni amici, necessitando di indicazioni per raggiungerli.

Il giovane, dato il caldo, ha tenuto il motore e l'aria condizionata accesi. Ed ecco l'amara sorpresa: la polizia locale lo multa per 218 euro per essersi fermato e non aver spento l'aria.

La normativa che regola la materia

L'articolo 157, comma 7-bis del Codice della Stradasancisce il divieto di tenere il motore acceso durante la sosta al fine di mantenere in funzione l'aria condizionata o il riscaldamento. La sanzione per i trasgressori varia dai 218 euro ai 435. Lo scopo della norma, introdotta nel 2007, è la riduzione di emissioni di gas di scarico delle auto. L'ammenda non si applica alle fermate brevi, ossia quelle fermate necessarie per esigenze di durata molto breve o che servano per la salita o discesa dei passeggeri.

Differenza tra sosta e fermata

Una circolare del Ministero dell'interno ha precisato che il divieto concerne solo le soste non più anche le fermate. La differenza tra sosta e fermata è stabilita dal Codice della Strada, all'articolo 157, comma 1. La fermata è la sospensione temporanea della marcia per permettere alle persone di salire o scendere dal veicolo, la sosta invece è la sospensione della marcia protratta nel tempo, che da la possibilità al conducente di poter allontanarsi dall'auto. Il giovane di cui sopra, si è giustificato adducendo che la sua è stata una fermata brevissima, la polizia ha però valutato la vicenda diversamente.