Arriva da Pescara l'ultimo grave caso di assenteismo sul lavoro. Protagonista un 61enne maresciallo della polizia municipale pescarese. Il poliziotto, pedinato e controllato per due mesi dalla Guardia di Finanza, è stato scoperto mentre invece di lavorare andava a pesca con gli amici, a passeggio in riva al mare oppure a giocare ai videopoker.

Pescato a fare il furbo

Dai tabulati il vigile risultava a lavoro dal lunedì al sabato, con uno stipendio base di 1.600 euro, ma in realtà faceva tutt'altro. Il suo cartellino non veniva timbrato nella sede del Comando della Polizia Municipale di Pescara, ma in altre strutture pubbliche.

Per l'uomo sono scattati gli arresti domiciliari emessi dal gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis per i reati di truffa pluriaggravata, commessa in danno di ente pubblico e con abuso dei poteri, e violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione. Quello di Pescara è solo uno degli ultimi episodi di grave assenteismo e truffa avvenuti in uffici ed enti pubblici.

Arriva il pugno duro

Il provvedimento varato dal Governo Renzi e dal ministro Marianna Madia,che prometteva per casi del genere il pugno forte e licenziamenti che sarebbero potuti scattare anche nel giro di 48 ore, in realtà ha da scontrarsi con diverse lungaggini.La nuova legge prevede in effetti che si possa decretare la sospensione del dipendente inadempiente anche nel giro di sole 48 ore, ma per molti enti questa tempistica risulta troppo breve per appurare le eventuali responsabilità dei singoli.

Inoltre, come previsto anche dalla legge Brunetta, il licenziamento vero e proprio può avvenire nel giro dei 30 giorni successivi all’apertura dell’inchiesta. Insomma, l’amministrazione pubblica coinvolta deve decidere se procedere con il licenziamento con tutto ciò che esso comporta in termini di responsabilità da parte del dirigente competente.

Qualora venisse avviata una procedura di licenziamento, poi, in ogni caso, a decidere sarebbe un giudice del lavoro, con tutte le lungaggini del caso. Per quanto riguarda l'ultimo caso pescarese, il sindaco Marco Alessandrini ha fatto sapere che il Comune attiverà tutte le procedure amministrative e disciplinari previste dalla nuova normativa e che non può non avallare il pugno due verso simili situazioni.