La povertà in Italia è un fenomeno sempre più preoccupante. In dieci anni la situazione è peggiorata: il dato del 2015, l'ultimo reso noto dall'Istat, è il più alto dal 2005. Si stima, infatti, che le famiglie in uno stato di povertà assoluta, nel 2015, siano state circa un milione e seicentomila, precisamente un milione e 582 mila: entrando nello specifico, quattro milioni e 598 mila cittadini. Una cifra ragguardevole, che invita a profonde riflessioni su tutti i fronti, a cominciare da quello politico. Urgono concrete forme di contrasto alla povertà, e al più presto.

Il dato sconfortante si aggiunge anche a quello di coloro che vivono con una pensione al di sotto di mille euro. Ci sono pure Pensioni inferiori ai cinquecento euro, e in casi del genere sopravvivere diventa un’impresa ardua, con conseguenze facilmente intuibili.

Le famiglie numerose

Incidenza della povertà assoluta in crescita soprattutto per il numero delle persone interessate da quella che può definirsi, senza mezzi termini, una piaga in tempi di crisi: si è passati dal 6,8 per cento del 2014 al 7,6 dell’intera popolazione nel 2015. Aumento dello stato di povertà assoluta tra le famiglie cosiddette numerose, in particolare fra i nuclei familiari composti da quattro persone, 6,7 nel 2014, 9,5 lo scorso anno.

Povertà più diffusa anche tra le coppie con due figli: 8,6 per cento nel 2015, mentre nel 2014 la percentuale non superava neppure il 6. Povertà assoluta in aumento al Nord. Dal documento diffuso dall’Istat si evince, inoltre, che c’è meno povertà assoluta con l’aumentare dell’età e del titolo di studio. In diciassette pagine scaricabili dal sito internet dell’Istat è possibile avere un quadro completo della situazione in Italia.

Il report, curato nei minimi dettagli, tiene conto di due misure di povertà: assoluta e relativa. La povertà relativa è stabile, ma l'intensità aumenta al Sud.

I consumi mensili

E' possibile effettuare il calcolo della soglia di povertà assoluta on line, dal sito dell'Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Una famiglia può definirsi assolutamente povera se ha una spesa per consumi, mensilmente, pari o inferiore a un valore monetario, che varia da caso a caso.

Basta selezionare il numero dei componenti della famiglia per classe d'età: fino a tre anni, da quattro a dieci, da undici a diciassette, da diciotto a meno di sessanta, over sessanta fino a settantaquattro, da settantacinque in su. Occorre selezionare anche la ripartizione geografica di residenza della famiglia: Nord, Centro, Mezzogiorno. Va indicata anche la tipologia di comune, se area metropolitana con oltre 250 mila abitanti, grande comune da 50 mila a 250 mila abitanti, piccolo comune con meno di 50 mila abitanti. Infine va selezionato l'anno: l'ultimo è il 2015, ma i dati sono disponibili a cominciare dal 2005. Esempio: per una famiglia composta da due persone fra i 4 e i 10 anni e altrettante fra i 18 e i 59, che abita in una città del Mezzogiorno fra i 50 mila e i 250 mila abitanti, la soglia di povertà assoluta è di 1.240,59 euro.