Due dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Siracusa sono indagati per il reato di truffa in quanto avrebbero falsificato l’attestazione della propria presenza in ufficio. L’iscrizione nel registro degli indagati dei due funzionari è stata notificata dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Siracusa inseguito a conclusione delle indagini preliminari.

La notizia interessante è che a segnalare il comportamento anomalo dei due dipendenti dello Stato, sono stati gli stessi colleghi che hanno fatto partire l’indagine tramite il canale whistleblowing, che consente di segnalare anche in forma anonima condotte illecite di cui si è venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro.

Dopo aver effettuato una serie riscontri amministrativi, la direzione centrale dell’Agenzia delle Entrate ha segnalato agli uffici della Procura della Repubblica di Siracusa le irregolarità accertate che, a questo punto, ha informato le Fiamme Gialle che hanno condotto le indagini del caso. I due funzionari avrebbero simulato la loro presenza in ufficio tramite raggiri consistiti nell’allontanarsi dal posto di lavoro senza provvedere a timbrare il cartellino per far figurare l’assenza.

Il Whisteblowe: ideato per chi ha paura di denunciare per il rischio di subire ritorsioni

Seppur già operativo da anni, è ancora raro in Italia sentir parlare del whisteblower, un sistema invece molto diffuso in paesi stranieri come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna e che sostanzialmente serve a segnalare prontamente, all'interno di una azienda, possibili anomalie come frodi o qualsiasi rischio possa danneggiare i clienti.

Il sistema viene molto utilizzato, ad esempio, per segnalare delle negligenze mediche, degli abusi d'ufficio corruzione, concussione e altre anomali ancora. Il whisteblower è stato ideato per superare le preoccupazioni di quanti non denunciano per paura di subire ritorsioni, il sistema, infatti offre la possibilità di inviare segnalazioni in forma anonima e di avere assistenza legale.