"Da sette anni i dipendenti pubblici, i dipendenti del comparto sanitario non hanno un aumento di stipendio”. Così il premier Matteo Renzi al termine del Cdm di ieri, facendo riferimento alla necessità di "sanare un'ingiustizia". Il presidente del Consiglio ha aggiunto: “È vero che sono stati sette anni di crisi, in cui molti dipendenti del privato hanno perso il posto di lavoro, ma se vogliamo tornare a crescere è chiaro che dobbiamo aprire in modo molto serio la fase contrattuale. Abbiamo dato ottanta euro a chi guadagna meno di mille e cinquecento euro, ma la fase del rinnovo contrattuale è una cosa diversa”.

Renzi ha evidenziato: “Abbiamo iniziato a metterci al tavolo con le associazioni di categoria e i sindacati. Siamo pronti a discutere. Sappiamo che la cifra appostata in stabilità è poco più che simbolica e che, quindi, ci sarà bisogno se arriveremo a fare l'accordo di più denari. Siamo pronti a mettere più denari su questo, purchè sia chiaro che chi lavora nella Pubblica Amministrazione e lavora bene e seriamente deve essere premiato. Chi fa il furbo deve essere punito". Si profilano, dunque, tempi duri per coloro che si distinguono negativamente nell'ambito del pubblico impiego. Senza mezzi termini, Renzi ha detto che "lo Stato deve essere anche capace di riconoscere che chi lavora bene non può essere bloccato nel proprio stipendio per sette anni".

I forestali confluiranno nei carabinieri

Il Cdm, su proposta del Ministro per la Pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo sulla razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato. Previsto l’assorbimento del Corpo forestale nell’Arma dei carabinieri.

Il presidente del Consiglio ha sottolineato che “siamo il Paese occidentale con il maggior numero di forze di polizia, cinque, Carabinieri, Polizia, Finanza, Forestale e Penitenziaria”, spiegando: “Abbiamo fatto un percorso, coinvolgendo le donne e gli uomini della Forestale per portarli, nella stragrande maggioranza, all'interno dell'Arma dei carabinieri, per dare un messaggio ai cittadini.

Anziché cinque, quattro forze di polizia. Non vuol dire meno poliziotti, meno carabinieri, meno forestali per le strade, ma vuol dire che i corpi si riducono, l'organizzazione diventa più semplice. È uno dei grandi argomenti di riduzione della macchina statale, non nei numeri. Nel senso che ci saranno più carabinieri, a questo punto, e avranno una particolarissima qualificazione sui temi dell'agroalimentare. Forse il corpo di polizia più forte su questo, a livello internazionale. Quello che sembrava impossibile in questa legislatura sta accadendo. Sembrava impossibile che si potesse semplificare questo Paese. Invece, attraverso le varie operazioni che stiamo lanciando, andiamo esattamente in questa direzione". Con la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato nell’Arma, si punta a un notevole risparmio di spesa, una cifra che si aggira intorno ai cento milioni di euro in tre anni.