La finedella Seconda Guerra Mondiale era vicina ma era altrettanto vero chel'inizio di un'epoca assai difficile era alle porte.Iberlinesi pregarono più volte il signore affinché fossero gli americani ad entrare per primi e conquistare la capitale del Reich.Invece, nella primavera del 1945,mentre gli Alleatierano impegnati a soccorrere gli ebreinei campi di concentramento, la Armata Rossa entra indisturbata a salvare Berlino dai nazisti. La vendetta sovietica sarebbe pesata come un macigno, e così fu. La Germaniae soprattutto la città di Berlino furono divisi in due blocchi: le rispettive zone occidentali al comando Alleato e le zone orientali ai sovietici di Stalin.

Dopo anni di tensioni e sotto la stretta sorveglianza da parte di Mosca, il governo della DDR (Deutsche Demokratische Republik) decise di innalzare il muro e dividere veramente la città in due. I lavori sono iniziati di buon ora la mattina del 13 agosto del 1961.

Famiglie, amici e amori divisi dal cemento

Berlino era già il simbolo della Guerra Fredda ma da quella mattina entrò prepotentemente nella storia più cupa. All'improvviso intere famiglie, amici e amorisi videro divisi dal cemento che giorno dopo giorno diveniva una barriera insormontabile. Le persone in grado di scavalcare indenni cotanta follia non furono tantissime. La serrata guardia da parte dell'esercito ela tremenda paura di essere catturi e deportati alla Stasi era scoraggiante, ma non mancarono gli intrepidi.

I protagonisti deimoltitentativi riuscitisi sono resi testimonidi situazioni disperate, dove ogni scusa era buona per cercare di scappare a Ovest, verso la salvezza e la civiltà. I più si rassegnarono al solo pensiero di essere trucidati dai propri connazionali e accettaronocon rabbia. Altri si sono autoconvinti che le prospettive a Est fossero migliori.

La caduta del muro

Il sistema dell'economia di piano aveva provocato una voragine generazionale tra oriente e occidente e nelle casse pubbliche aest della Cortina di Ferro.Lepressioni internazionali, la forza di papa Giovanni Paolo II e la consapevolezza di un moderato Gorbaciov cambiarono la storia. Il muro fu abbattuto, la città di Berlino festeggiò entusiasta la vittoria e apprestò a rinascere.