Ore 3.36 del mattino, quando la terra ha tremato per la prima volta. Un sisma di magnitudo 6 con epicentro a circa due km da Accumoli, in provincia di Rieti, ed a 10 km da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e da Amatrice, sempre nel reatino. Gravissimi i danni nel Lazio e nelle Marche, con intere cittadine rase al suolo. Il bilancio parziale è di 247vittime. Le forze della protezione civile stanno scavando senza sosta tra le macerie. Intanto la terra ha tremato in maniera violenta per altre due volte e tra la scorsa notte e questa mattina c'è stato un numero elevatissimo di repliche sismiche.

Un Terremoto che ha messo in ginocchio il Centro Italia.

Oltre cento scosse di terremoto

Nela vasta area tra Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo, già duramente colpita in passato, sono state oltre un centinaio le scosse di terremoto ed almeno 55 sono state di magnitudo superiore a 3.0. La prima, violentissima, è stata la più devastante ed è stata avvertita anche a centinaia di km di distanza sia a Nord che a Sud del Paese se consideriamo che ci sono testimonianze di persone che l'hanno 'sentita' da Rimini fino a Napoli. L'epicentro, come detto, è stato nel reatino a soli 4 km di profondità. Accumoli è un piccolo centro che si trova a metà tra Amatrice e Norcia. "Il nostro Paese non esiste più", sono state le prime, drammatiche parole di Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice che ha inoltre lanciato un appello alla Protezione Civile.

"Sotto le macerie ci sono decine di persone", ha detto il primo cittadino. L'estrema gravità della situazione è stata confermata anche dal responsabile della Croce Rossa che ha parlato di cumuli di macerie e diverse strutture pericolanti. Intanto la terra ha tremato ancora, le scosse più forti successive alla prima sono state di magnitudo 5.1 e 5.4 con epicentro in Umbria a pochi km da Norcia.

La conta delle vittime

Circa 247mortiè il bilancio al momento. Vigili del fuoco e Protezione Civile sono all'opera nel tentativo di salvare numerosissime persone che sono attualmente intrappolate tra le macerie. Il centro che ha pagato finora il tributo più alto in termini di vittime è Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno.

Un piccolo agglomerato urbano con poche centinaia di abitanti. Altre persone, tra cui due bambini, sono stati estratti dalle macerie ed i feriti complessivi - alcuni versano in gravi condizioni. I soccorsi lavorano senza pause in uno scenario apocalittico. "Nessuna casa di Accumoli è al momento agibile - ha dichiarato il sindaco, Stefano Petrucci - e, pertanto, serviranno tendopoli per tutta la popolazione". Proprio ad Accumoli è stato estratto ancora vivo dalle macerie un uomo di 65 anni ma si continua a scavare: sono tanti i dispersi di cui non si ha notizia.

I danni alle strutture

Gravissimi ed in alcuni casi irrecuperabili i danni alle strutture. Ad Amatrice è crollata quasi interamente la chiesa ed anche l'ospedale è inagibile.

In Umbria è stato distrutto il campanile di Castelluccio di Norcia. Nelle ultime ore sono arrivate notizie di danni molto seri anche in altri centri, a Gualdo ed a Mogliano, quest'ultimo in provincia di Macerata. La situazione è in costante aggiornamento, considerata la gravità del sisma: potrebbero esserci altre vittime mentre i superstiti hanno perso tutto ciò che avevano, cancellato in pochi istanti. La Protezione Civile Nazionale ha attivato due numeri per richieste urgenti di soccorso: 840840 e 803555.

Intanto la terra è tornata a tremare, nel primo pomeriggio c'è stata una nuova scossa che è stata avvertita fino a Roma.