Poche ore nelle aree devastate dal sisma perdare credito alle indagini su presunte "pecche" nella costruzione delle abitazioni, oggi crollate. Giuseppe Saieva, procuratore capo di Rieti, sta conducendo l'inchiesta che potrebbe portare alla formulazione di accuse per "disastro colposo" ed ha ispezionato alcune macerie di strutture abitative che fino a pochi giorni fa accoglievano i cittadini di Accumoli ed Amatrice. "Ho visto un palazzo di tre piani con tutti i tramezzi crollati - ha detto ai giornalisti - ed anche una villetta schiacciata da una tettoia in cemento armato.

Posso presupporre che per la costruzione delle strutture portanti sia stata utilizzata più sabbia che cemento". Necessarie dunque le opportune perizie ma il dottor Saieva annuncia, senza mezzi termini, che "in caso di omissioni e responsabilità, queste saranno tutte perseguite. Se qualcuno ha sbagliato, deve pagare".

Nuove indagini nell'ascolano

Oltre Rieti, la provincia più colpita è stata quella di Ascoli Piceno nella località diArquata del Tronto e, in particolare, nella piccola frazione di Pescara del Tronto. La locale Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo in merito a presunte responsabilità di chi ha effettuato la costruzione o ricostruzione di alcune strutture che avevano già subìto danni con il Terremoto del 1997.

Il pubblico ministero Umberto Monti ha già affidato ai carabinieri un incarico relativo all'esatta localizzazione geofisica dei cadaveri estratti dalle macerie, con l'intento di verificare se si trovavano in aree che avrebbero dovuto essere soggette ad interventi per il consolidamento sismico dopo il citato evento di 19 anni fa.