Alla domanda ovviamente ironica dei giornalisti: 'burkini or bikini?' su cosa indossare in spiaggia questa estate, la Corte Suprema francese ha risposto: 'Tutte e due'.

L'organo legislativo ha sospeso il divieto di indossare costumi da bagno interi - i cosiddetti “burkini”, a Villeneuve-Loubet, considerandolo una grave e assolutamente illegale violazione delle libertà fondamentali'.

La sentenza potrebbe costituire un precedente per 30 altre località della Riviera che hanno imposto la stessa restrizione. Nonostante questo, 3 sindaci hanno già resa pubblica la loro intenzione di mantenere il divieto.

Cannes è stata la prima città ad adottare la misura di vietare i particolari costumi, confermata dalla Corte il 13 agosto. La seguirono subito le città di Villeneuve-Loubet, nelle vicinanze di Nizza e Sisco in Corsica. Anche il sindaco del resort Le Touquet, situato sulla costa settentrionale, per quanto si dice, sta per far passare una simile restrizione.

Solo poche donne sono state multate finora a Cannes, trovandosi obbligate a pagare 38 euro per il piacere, ovvero il dovere, di indossare il burkini. La decisione del sindaco ha innescato un rovente dibattito in Francia e in tutto il mondo. Secondo il Giudice Amministrativo, che ha autorizzato il divieto, “nel contesto di uno stato di emergenza e dopo i recenti attacchi islamisti in Francia, la visualizzazione di segni religiosi, in questa istanza sotto forma di costume da bagno interoè suscettibile di creare o aumentare le tensioni e rischiare di compromettere l'ordine pubblico”.

In realtà, il burkini sfida due valori e tradizioni francesi fondamentali: l'emancipazione femminile e il desiderio di vivere insieme come una sola, unica nazione. Il paese che ha dato al mondo il bikini è scioccato nel vedere che alcune donne francesi accettano ciò che sembra un diktat della religione e degli uomini sulla loro libertà e femminilità.

Allo stesso tempo, il burkini è percepito come un simbolo di separatismo, quindi secondo alcune voci, consentirlo equivale a minare l'idea di Francia stessa.

Per raggiungere un consenso, sostituire i concorsi di magliette bagnate con concorsi di burkini bagnati non sarebbe per niente una cattiva idea.