Matteo Renzi come promesso alle popolazioni colpite dal Terremoto si sta muovendo per iniziare la ricostruzione delle città. Si è recato dall'architetto Renzo Piano a Genova dove è stato ben 4 ore a colloquio, nelle quali è stato messo a punto la tabellina di marcia che condurrà fino alla completa ricostruzione degli stabili crollati. Hanno concluso che prima è importante risolvere lo stato di emergenza e attendere che la situazione si sia stabilizzata, allora i tempi saranno maturi per iniziare le opere di ricostruzione. Renzo Piano come nel caso di L'Aquila ha le idee ben chiare di cosa si debba fare, ed esprime perplessità e contrarietà su chi parla di costruire nuove città altrove.

Messa in sicurezza dei territori colpiti

Il primo passo è la messa in sicurezza del territorio che è stato colpito dal sismae cominciare a studiare un piano di costruzione di edifici che siano ovviamente antisismici e pensati per il tipo di terreno in cui vanno a posarsi. Inizialmente come valore simbolico per dare unità e sicurezza a chi vive questo dramma, Renzo Piano pensa sia il caso di ricostruire ospedali, scuole ed edifici pubblici. In seguito attraverso un sistema controllato di investimenti e incentivi dello stato, cominciare la costruzione degli edifici abitativi.

Ricostruire e non costruire

Per Renzo Piano è un grosso errore pensare alle 'new town', ossia ricostruire ex-novo le case in una zona diversa da dove si trovavano.

Visto l'immenso dramma che già vivono le popolazioni colpite dal violento sisma, è un madornale sbaglio aggiungerne altro, e dice che 'la diaspora delle famiglie provoca disastri affettivi. La gente non deve essere allontanata'. L'idea di Renzo Piano è quella delle costruzioni di legno, economiche e realizzabili in brevissimo tempo, inoltre alla fine dell'emergenza in cui si trovano adesso le popolazioni del Centro Italia, possono essere facilmente riciclate.

Secondo l'architetto questo permetterebbe al terreno su cui si trovano di poter tornare senza problemi alle condizioni originarie, ovvero prima del sisma. Insomma, per Piano le città devono essere ricostruite dove si trovavano prima.