Risale a pochi giorni fa il blitz della sindaca Raggi nel popolare quartiere di Tor Bella Monaca,invaso dai rifiuti e dai topi. Nel mirino, ovviamente, è finita la municipalizzata AMA, che nella capitale gestisce, appunto, lo smaltimento.

Tra relazioni, audizioni e accuse che rimbalzano dall'Ama al comune e viceversa, ultima in ordine di tempo a dover affrontare la bufera è l'attuale assessore all'ambiente in Campidoglio:Paola Muraro, esponente del Movimento 5 Stelle, che la Sindaca Raggi ha voluto con sè.

Muraro lavorava per l'AMA

In passato la Muraro ha ricoperto incarichi di consulenza proprio per l'azienda che ora si appresta a "ripulire".

Tutte le opposizioni hanno invocato a gran voce il conflitto d'interessi e chiesto le dimissioni dell'assessora, che però non ci sta, e si difende, a spada tratta.

Tutto il M5s la spalleggia, offrendole addirittura, come piattaforma per la sua replica, il sito del leader. Replica che non si fa attendere, e si articola su argomenti ben precisi, primo tra tutti la competenza acquisita proprio nel periodo di consulenza con la municipalizzata romana.

Paura e strumentalizzazione

Sono queste - secondo la Muraro - le molle che hanno mosso le accuse che le sono rivolte.Paura da parte di tutta la classe politica romana, che ha visto finalmente in intervento deciso e volto alla risoluzione di un problema di storica data, per il comune capitolino.

Questione, quella legata allo smaltimento dei rifiuti ed a tutti gli interessi economici sottesi, che la stessa classe politica - che ora la aggredisce - ha contribuito (secondo l'asessora) non solo a generare, ma a mantenere inalterata nel tempo.

Da qui, la necessità di formulare accuse credibili, che potessero minare gli intendimenti della giunta.

Accuse che la Muraro ritiene frutto di una accurata strumentalizzazione del proprio passato e del curriculum professionale.

Dal canto suo, l'assessora ribadisce che il suo apporto all'Ama è stato di carattere squisitamente professionale, e che, già in tempi non sospetti, ha contribuito a risanare le casse al collasso della municipalizzata.

Proprio grazie ad una sua consulenza - comunica la Muraro - l'azienda avrebberiportato un beneficio di 900 milioni ( esplicito riferimentoalla controversia con Cerroni per la discarica di Malagrotta).

L'assessora promette battaglia: segnalerà ogni piccola negligenza alla Procura e tenterà di anticipare il colloquio richiesto alla commissione Ecomafie, calendarizzato per il prossimo settembre.