Continuano le polemiche sull’edilizia ad Amatrice e altre zone completamente devastate dopo il Terremoto di mercoledì 24 agosto. È in corso un’indagine sulle frode nella costruzione delle abitazioni, le scuole e gli ospedali, che sono crollati dopo il sisma. Ora, mentre ancora si scava per recuperare i corpi, il governo di Matteo Renzi inizia a pensare alla sfida della ricostruzione. Sono stati stanziati circa 50 milioni di euro per la causa, ma non senza dubbi. Il capo della Direzione Nazionale Antimafia, Franco Roberti, ha lanciato l’allarme: il crimine organizzato potrebbe infiltrarsi nei progetti di recupero dopo il terremoto.

Roberti sa che in momenti di debolezza le mafie sono pronte ad approfittarsi della mancanza di prevenzione e della burocrazia. Come insegna il caso del terremoto dell’Aquila.

Secondo un’inchiesta pubblicata da Repubblica, in questo momento c’è sotto il mirino il piano di ricostruzione della scuola di Amatrice. Il palazzo è stato inaugurato a settembre del 2012 dopo una ristrutturazione di circa 700mila euro. L’obiettivo era adeguare la struttura alle normative anti-sismiche dopo i danni del 2009. Ma non è servito a nulla perché non ha resistito al terremoto del 24 agosto.