Mentre in questi giorni dalla Francia all’Italia si dibatte sul divieto del burkini – una sorta di tuta da sub con il capo coperto perché le donne musulmane nuotino in modo “islamicamente corretto” – in Germania si discute se proibire o meno il velo integrale – niqab o burqa –.

Giorni fa il ministro dell’interno tedesco Thomas de Maizière si è detto in qualche modo disposto ad approvare questa norma e ora incassalo “ja” della Cancelliera Angela Merkel in nome dell’integrazione delle donne musulmane nella società.

Le posizioni di Merkel e de Maizière

La Merkel ha dichiarato al portale Redaktionsnetzwerk Deutschland (Rnd, in italiano “Redazione Network Germania”) che è “sua opinione” che coprire, nascondere il viso conceda ad una donna “poche possibilità di integrarsi nella società tedesca”. Ha però aggiunto che spetta al ministro dell’Interno Thomas de Maizière, appunto – decidere “il modo” di proibirne l’uso presso alcune autorità o alcuni luoghi pubblici. La cancelliera ha parlato dunque della possibilità di “divieti parziali” del velo integrale.

Giorni fa de Maizière aveva esplicitato alla radio pubblica regionale Rbb la necessità di “andare a carte scoperte” nella società tedesca, ma si è detto “contrario” ad approvare il divieto di niqab e burqa perché, ha argomentato, “il Tribunale costituzionale lo respingerebbe”.

D’altra parte la proposta era già stata avanzata proprio dal Cdu della Merkel e dal partito bavarese alleato Csu. De Maizière ha sottolineato la necessità di identificare il volto di una persona in diversi luoghi pubblici. Netta, invece, la posizione del ministro dell'Interno bavarese, Joachim Herrmann, che vorrebbe un divieto assoluto del velo integrale.

Il documento

La coalizione Cdu – Csu sta lavorando ad una norma che regolamenti l’uso del “burqa” la cui pubblicazione potrebbe avvenire già domani, venerdì 19 agosto. Il testo, come si può immaginare, esigerà il volto coperto negli uffici pubblici come i tribunali – proposta di Thomas Strobl, ministro dell'interno del Baden-Wuettemberg e membro della Cdu – durante le manifestazioni o durante la guida per motivi di sicurezza.