Bertolaso era coinvolto nel Processo Grandi rischi bis, in merito a quelle che era ritenute le responsabilità in merito al sisma che colpì L'Aquila il 6 aprile 2009, terremoto il cui bilancio fu di 309 vittime, oltre 1600 feriti e danni per oltre 10 miliardi di euro. Insomma una situazione che avrebbe messo nei guai l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che invece esce assolto da ogni accusa perché "il fatto non sussiste". La sua posizione non era aggravata dall'evento in sé, ma perché stando ad alcune intercettazioni telefoniche, una in particolare, aveva fatto dichiarazioni poco consone alla carica che in quel momento ricopriva.

Ad ogni modo il processo non ha visto riconoscere in lui alcuna responsabilità oggettiva.

Bertolaso assolto "per non aver commesso il fatto"

L'accusa che aveva visto finire alla sbarra Guido Bertolaso era di omicidio colposo plurimo e lesioni in merito al sisma che ha colpito L'Aquila. L'accusa aveva chiesto per l'imputato tre anni di reclusione, mentre la difesa guidata dall'avvocato Filippo Dinacci l'assoluzione piena, Dopo ben quattro ore di camera di consiglio, Giuseppe Grieco giudice monocratico del tribunale dell'Aquila, ha messo parola fine al processo con la piena assoluzione. Esultante la difesa di Bertolaso che ha puntato fin da subito alla non colpevolezza del proprio cliente, l'accusa invece resta con un pugno di mosche in mano.

A L'Aquila si è chiuso il capitolo del sisma del 2009, ma la terra sotto a ricominciato a tremare, anche se stavolta a far muovere il terreno è stato il sisma che ha colpito la Calabria il 23 settembre.

Nessun elemento penalmente perseguibile nella famosa telefonata di Bertolaso

Uno degli elementi più forti su cui l'accusa aveva posto l'attenzione era quella della telefonata di Bertolaso intercettata dalle autorità.

A quanto pare l'ex capo della protezione civile puntava a mettere in piedi un'operazione mediatica, per rassicurare la gente sul fatto che non c'era alcun pericolo in relazione allo sciame sismico iniziato cinque giorni prima della scossa terribile del 6 aprile 2009. La telefonata era avvenuta tra lui e l'assessore alla Protezione civile regionale Daniela Stati, alla quale aveva chiesto di far passare tale messaggio rassicurante.

Secondo la sentenza però, in tale telefonata non vi erano sufficienti elementi per poter dimostrare una qualsiasi forma di colpevolezza da parte di Bertolaso. IL terremoto dell'Aquila non ancora dimenticato, ha rivisto quanto può essere devastante nel caso di quello di Amatrice, sisma altrettanto terribile.