La Cina ha ratificato l’accordo sul clima siglato a Parigi nel dicembre del 2015. Lo rendono note alcune agenzie stampa cinesi e la notizia è ripresa dalla BBC, si tratta di una sigla importantissima destinata a cambiare il corso della storia per quanto riguarda la politica energetica e le emissioni inquinanti. La Cina è il primo paese al mondo per emissioni nocive di CO2. Perché l’accordo di Parigi prenda forma, ma soprattutto sostanza, occorre la ratifica di almeno il 55% di paesi che rappresentano il 55% delle emissioni inquinanti, solo la Cina e gli Stati Uniti insieme ne producono il 38%.

La notizia ufficiale della ratifica dell’accordo sul clima sarà ufficializzata in occasione del g20 che si terrà ad Hangzhou, in Cina il 4 e 5 settembre, sarà un momento storico per il pianeta intero, le due nazioni con il più altro livello di emissioni inquinanti annunceranno, molto probabilmente, la ratifica dell’accordo, ciò significa che il patto di Parigi, forse, non resterà tale solo sulla carta, ma ci sarà un impegno reale per portare avanti un progetto che prevede di ridurre l’inquinamento che sta creando non pochi problemi, a partire dal surriscaldamento globale.

Altri temi: dalla Brexit alle contese con il Giappone

Il G20 sarà anche l’occasione per rafforzare il ruolo di una delle nazioni maggiormente industrializzate, ma ancora con tanti problemi, nel mondo.

I potenti del mondo si riuniscono per stringere accordi e rafforzare le sinergie, si parlerà di commercio mondiale e di nuovi modelli di crescita, sarà, insomma, l’occasione per aprire un dialogo aperto finalizzato ad intensificare i rapporti tra le più grande potenze del mondo. Si parlerà di Brexit e ci si confronterà sulla nuova ripartizione delle quote di governance del fondo monetario internazionale, oggi la Cina punta a superare il Giappone che detiene il 6,50% delle quote a fronte del 6,43 cinese.

A proposito di Cina/Giappone, a margine del G20 si dovrebbe discutere anche un altro tema caldo che tiene banco in oriente, lo scontro le due nazioni per le isole contese, si confida nella presenza delle potenze internazionali per poter giungere ad un accordo.