Una lettera di proteste, firmata da un gruppo di onesti cittadini di San Michele, a Cagliari, ha permesso alla Polizia di far respirare, almeno per un po’, il quartiere cagliaritano. Il bilancio dell’operazione è di due uomini e una donna in carcere per detenzione e spaccio di droga. Un giovane denunciato per reati legati alle sostanze stupefacenti. E, per finire, un sorvegliato speciale, ufficialmente inoccupato, che spendeva troppo rispetto a quello che guadagnava, al quale sono stati sequestrati numerosi beni di valore non compatibili con la sua dichiarazione dei redditi.

Aveva anche occupato una casa del Comune di Cagliari.

Il blitz della Polizia

Questo è quello che è uscito fuori dal blitz messo a segno questa mattina, venerdì, nel quartiere cagliaritano di San Michele, dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia, del Reparto Prevenzione, in collaborazione con gli agenti della Polizia Municipale di Cagliari che hanno stretto le manette ai polsi di Michael Secci, 25enne cagliaritano, che nell’abitazione di via Podgora (dov'era ai domiciliari), aveva occultato 400 grammi di hashish e più di un chilo di marijuana. Oltre ad un bilancino di precisione. Fabrizio Puddu, 27 anni di Cagliari, che nascondeva nell’auto 93,9 grammi di marijuana e Federica Marongiu, 32enne anche lei cagliaritana, che è stata trovata in possesso di circa un grammo di cocaina divisa in otto dosi.

M.A., 26 anni, cagliaritano invece è stato denunciato per reati legati sempre alla droga.

Troppo lusso

Nella stessa mattinata di oggi, questa volta però gli agenti della Divisione anticrimine della Polizia, hanno eseguito un provvedimento autorizzato dalla Procura di Cagliari nei confronti di un giovane cagliaritano di 25 anni, Valerio Saja, sorvegliato speciale, che secondo gli inquirenti aveva occupato abusivamente un appartamento di proprietà del Comune di Cagliari, proprio a pochi passi da un asilo nido.

L’uomo non solo si era impossessato, senzaaverne diritto, dello stabile ma l’aveva anche ristrutturato (in maniera lussuosa) a proprie spese, investendo secondo gli inquirenti almeno 30 mila euro.

Denaro che, dagli accertamenti sul patrimonio del giovane effettuati dagli investigatori della Polizia, ha fatto accendere il campanello d’allarme, considerando che le possibilità economiche del giovane non erano affatto compatibili con il suo stile di vita.

Per questo motivo i poliziotti hanno sequestrato tre motocicli, televisori di ultima generazione, costosi mobili, telecamere, oggetti preziosi e telefoni cellulari. Il locale, chiaramente, è stato restituito al suo legittimo proprietario: il Comune di Cagliari. Un sequestro, previsto e consentito, dal codice della legge antimafia.

La lettera degli onesti

L’operazione messa a segno dagli agenti di Polizia è nata grazie alla segnalazione di un gruppo di cittadini onesti residenti nel quartiere di San Michele che, stanchi dei continui traffici illeciti, hanno deciso di far sentire la loro voce e hanno inviato una missiva, rivolta al questore di Cagliari, il dottor Vito Danilo Gagliardi, ma indirizzata al capo della Squadra Mobile, il primo dirigente Alfredo Fabbrocini.

Nella lettera – come riporta l’agenzia Ansa – si legge lo stato d’animo del quartiere: “Siamo stufi di questa situazione. Siamo un gruppo di cittadini onesti che vivono nel quartiere di San Michele – si legge nelle righe – esattamente in piazza Medaglia Miracolosa che si è trasformata in un mercato dello spaccio. C’è trambusto a tutte le ore del giorno e della notte – prosegue la missiva – si vedono cittadini di tutto il mondo. E tutta questa preoccupante situazione è venuta a nascere a causa di questo delinquente”. Firmato un gruppo di cittadini onesti di San Michele.

E non sono gli unici. Anzi, sicuramente la maggioranza vive nell’onestà e la pretende.