Ad un mese esatto dal terremoto che, il 24 agosto 2016, ha raso al suolo i paesi di amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto ed Arquata del Tronto, si cominciano a fare le prime stime riguardo i danni degli edifici e delle abitazioni dei cittadini. I numeri non sono dei più rassicuranti; si parla di oltre 4 miliardi di euro che serviranno alla ricostruzione completa dei paesi e delle frazioni coinvolte. Il primo obiettivo èdi sgomberare le tendopoli. Sono 2500 le persone che ancora non hanno lasciato la sistemazione provvisoria. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio "rassicura" le popolazioni coinvolte dicendo che le "casette" che serviranno almeno inizialmente a far tornare queste persone ad una vita più o meno normale, saranno pronte entro 7 mesi.

La Ricostruzione

Il Commissario straordinario per la ricostruzione Errani, parla di "modello expo", mettendo in risalto il modo in cui dovranno essere costruiti edifici pubblici e privati. Infatti quest'ultimi dovranno essere edificatisecondo un principio di legalità e trasparenza. Intanto le donazioni dei cittadini hanno superato quota 15 milioni. Questo fatto dimostra una prova dell'unità dei cittadini italiani.

La terra continua a tremare

La natura non si placa. Durante la giornata del 22 settembre è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.8 intorno alle 22, avvertita anche nella vicina città di Rieti. Subito dopo è stata sentita un'altra scossa, di magnitudo più bassa rispetto alla precedente, ma sempre non trascurabile (3.3).

Intanto nella giornata di oggi la Presidente della Camera Laura Boldrini si è recata a Pescara del Tronto per visitare il comune e per partecipare alla messa che si è tenuta nella tendopoli in onore del trentesimo anniversario dell'accaduto. Oltre al Presidente della Camera saranno presenti il capo della Protezione Civile Curcio e il commissario nominato per la ricostruzione delle città colpite Vasco Errani. La celebrazione della messa sarà eseguita dal vescovo di Rieti, monsignor Giovanni D'Ercole.