C'è il rischio che possa 'esplodere' un nuovo caso Tiziana Cantone. Gianni Simioli, sul suo profilo Facebook, ha dichiarato che qualcuno gli ha mostrato un video 'piccante' che ritrae una ragazza mentre consuma un rapporto 'intimo' con un ragazzo. Il volto della giovane si vede benissimo, come è accaduto per Tiziana Cantone, ma non quello del ragazzo, ovvero colui che gira il video.

Morte Tiziana Cantone non ha fermato un trend aberrante

Simioli invita tutti coloro che venissero in possesso del video 'piccante' acancellarlo subito. Il timore è che il filmato possa diventare virale e scatenare un processo analogo a quello che ha portato al suicidio di Tiziana Cantone.

Non si sa, infatti, come potrebbe reagire la protagonista del video 'spinto'. La denuncia è arrivata anche dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, secondo cui il decesso di Tiziana Cantone non è bastato a fermare un trend aberrante. Borrelli ha confermato la notizia della diffusione di un nuovo video 'piccante', simile a quello che ha come protagonista la 31enne che si è suicidata nei giorni scorsi.

Francesco Emilio Borrelli ha detto di aver chiesto già alla Polizia postale di verificare se il video 'spinto' sia finito in Rete ed eventualmente eliminarlo. Borrelli ritiene che la diffusione di certi filmati non è altro che un atteggiamento irresponsabile. Certi video, secondo lui, dovrebbero restare privati a meno che non vi sia un'espressa volontà di pubblicarli.

Tiziana Cantone era finita in uno 'schifo'

C'è il pericolo, insomma, che scoppi un nuovo caso Tiziana Cantone. La 31enne napoletana ha deciso di farla finita per i video 'spinti' finiti sul web. Tiziana non riusciva più a vivere sapendo che tantissime persone avevano visto quei filmati. Lo ha ribadito recentemente anche un'amica della 31enne, Teresa Petrosino, durante un'intervista al Corriere della Sera.

Secondo la Petrosino, Tiziana era finita in uno 'schifo' da cui non sapeva più uscire. L'amica della suicida ha stigmatizzato tutti coloro che hanno offeso Tiziana dopo la sua morte perché, probabilmente, nei loro cellulari vi sono contenuti raccapriccianti.