Un'altra notte di scontri tra polizia e manifestanti a Charlotte, città del North Carolina, in seguito all'uccisione di un cittadino afroamericano da parte di un agente. La vittima si era introdotta in un edificio portando con sé delle armi.

Dichiarato lo stato di emergenza

Il governatore del North Carolina, Pat McCrory, ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dell'inasprimento delle proteste da parte di numerosi manifestanti. La drammatica situazione rischia di sfuggire al controllo delle autorità locali. Si è ritenuto dunque necessario l'intervento degli uomini della Guardia Nazionale, corpo militare di riservisti che interviene su esplicita richiesta di uno Stato federale in casi di estrema delicatezza e pericolosità e va così ad affiancare le forze militari locali.

Colpi di arma da fuoco per le strade, un ferito

Per le strade di Charlotte sono stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco che hanno causato il grave ferimento di un civile di cui inizialmente era stata dichiarata la morte. La rettifica ufficiale è arrivata da parte delle autorità e l'uomo si trova ricoverato in gravissime condizioni. Attualmente non è stato ancora identificato l'autore del gesto.

I disordini nel North Carolina costituiscono un altro tassello dell'onta di protesta sollevata contro le forze dell'ordine statunitensi, accusate di abusare del proprio potere per colpire cittadini di colore, spesso disarmatie dal dubbio intento criminale. Una crisi interna che intacca l'intera campagna elettorale americana e ne prova i nervi scoperti, in una polemica nazionale contro xenofobia e razzismo.

Ci si interroga in queste ore sulla stabilità deontologica della polizia statunitense. Sono troppi gli episodi dalla dinamica opaca che gettano un'ombra poco rassicurante sulla condotta degli agenti federali.

Il presidente Obama richiama alla razionalità e allo spirito di giustizia nazionale che ispira gli Stati Uniti d'America.

In queste ore di grande tensione appare però evidente che l'America ha un grosso problema di gestione delle problematiche interne e non sarà facile ripristinare la fiducia nelle forze dell'ordine da parte di tantissimi americani che presto andranno al voto.