Succede a Rimini, all'interno dei bagni di una delle tante discoteche del luogo. Una uscita tra amiche, tanta musica, qualche ballo, qualche bicchiere di troppo ed ecco che la serata finisce in tragedia per unagiovane diciassettenne che, in preda ai fumi dell'Alcool, si ritrova stuprata all'interno di un bagno pubblico. La ragazza, dopo aver trovato il coraggio di confessare il tutto alla madre, decide di recarsi in caserma per denunciare l'accaduto e spiegare tutto nei minimi dettagli, almeno in quei dettagli che riesce appena a ricordare. Ricorda di essersi recata in Discoteca con delle amiche e di aver bevuto qualche bicchiere di troppo, per poi appartarsi con un ragazzo che conosceva solo di vista.

Ilragazzo era un albanese della zona che le ha offerto un altro drink, facendole perdere completamente la lucidità mentale. La giovane ricorda solo di essere stata accompagnata in bagno e poi più niente.

Il video girato dalle amiche

Insieme a lei c'erano alcune sue amiche, anch'esse minorenni, che hanno decisodi seguirla per vedere cosa avrebbe fatto con quel ragazzo. Forse in preda all'alcool, forse per gioco, le ragazze hanno decisodi riprendere la scena che si è presentata davanti ai loro occhi e di scattare qualche fotografia, giusto per deriderla un po' e divertirsi insieme. Il giorno dopo, il video viene inviatotramite WhatsApp, l'applicazione di messaggistica istantanea, anche alla diciassettenne che, incredula versociò che stava osservando, inizia a ripercorrere tutti i momenti di quella serata, provando non poca vergogna e paura per ciò che era accaduto.

Ricordava di aver bevuto qualche bicchiere di troppo e di essersi appartata con quelragazzo, ma non ricordava di aver fatto quanto invece si evince dal video.Un video le amiche si mandavano e commentavano allegramente. La paura e forse anche la vergogna per ciò che era successo la sera prima, hanno fatto inizialmentetentennare la ragazza.

In seguito la giovane si è confidata conla madre, ammettendo di essere stata violentata dal ragazzo. In preda alla rabbia ed al timore, la madre ha accompagnatola diciassettenne dai carabinieri, convincendola ad esporre il tutto e, insieme a loro, a ricostruire nel dettaglio gli avvenimenti di quella sera. Nel frattempo il video è stato posto sotto sequestro dalle forze dell'ordine e la sua diffusione è stata subito bloccata.