Ci lascia Bernardo Caprotti, fondatore e proprietario della nota catena di supermercati Esselunga. Nato a Milano il 7 ottobre 1925 in una famiglia ben inserita nel settore dell'industria tessile, ne prende le redini negli anni 50 e investe parte dei suoi proventi in un ambizioso progetto finanziato dal magnate americano Nelson Rockfeller di diffusione dei supermercati su scala nazionale, progetto di cui diventerà il socio maggioritario nel momento in cui, nel 1965, l'imprenditore statunitense uscirà di scena.

150 punti vendita, 22 000 dipendenti.

7 miliardi di euro di fatturato. Questi i numeri di Esselunga nel 2015, dovuti in buona parte alla caparbietà e alla professionalità di Bernardo che non lasciava niente al caso, analizzando persino la disposizione dei prodotti sugli scaffali e effettuando una mirata selezione del personale.

Famoso il suo rapporto conflittuale con i figli, ai quali rimosse nel 2011 il 92% delle quote societarie senza versare nessuna liquidazione, dando inizio a una guerra in tribunale tra appelli e ricorsi che non ha ancora visto la fine.

Ma soprattutto leggendaria la sua diatriba con Coop, contro cui scrisse un libro, "Falce e carrello", in cui la accusava di averlo intralciato nella sua espansione nelle regioni in cui aveva maggiore influenza.

Diatriba finita con una querela da parte della suddetta per diffamazione e una condanna di 6 mesi a carico di Caprotti.

Lavoratore infaticabile, solo negli ultimi mesi, con l'aggravarsi della malattia, aveva preso seriamente in considerazione l'idea di cedere Esselunga. Da lì era stato un avvicendarsi di nomi illustri, tra cui erano spuntate anche Walmart,Cvc e Blackstone, per poi affidare completamente la cessione della catena in mano alla banca americana Citigroup.

Non sono mancati i messaggi di cordoglio dal mondo della politica:< Se ne va un uomo particolare, un uomo che emozionava. Se ne va uno dei più grandi imprenditori italiani. Ma il Dottore vivrà ancora nella sua straordinaria impresa> dice Pier Luigi Bersani. < Buon viaggio Bernardo Caprotti, genio di Esselunga, grande uomo, grande imprenditore e amico del Made in Italy, mai servo di nessuno. Grazie> le parole di Matteo Salvini.

Come per suo desiderio la cerimonia avverrà in forma privata e non vi seguirà nessun necrologio.