Stamattina tre detenuti di origine albanese sono evasi dal carcere romano di rebibbia; pare che i tre abbiano approfittato del trambusto creatosi a causa delle due nuove scosse telluriche di stanotte (che hanno interessato anche la Capitale) e dal repentino trasferimento nella struttura carceraria di altri detenuti fatti evacuare per precauzione nella notte dal carcere di Camerino. Gli evasi hanno quindi messo in atto il piano, forse studiato in precedenza ma attuato in modo estemporaneo, calandosi con le classiche lenzuola annodate all'altezza di una garitta situata in un luogo già in passato teatro di altre evasioni e che nessuno, evidentemente, aveva pensato di far sorvegliare oppure chiudere definitivamente.

Erano detenuti nel reparto degli stupratori

L'evasione è avvenuta stamattina intorno alle 6 - 6.15; i tre sono riusciti a raggiungere il muro di cinta per poi calarsi in strada e sparire. Erano detenuti nel reparto G9 di Rebibbia dove si trovano i "precauzionali", ossia quei detenuti accusati di violenze sessuali oppure ex appartenenti alle forze dell'ordine che devono essere tenuti in settori separati dagli altri carcerati. Nella notte erano stati trasferiti a Rebibbia 39 detenuti, fatti evacuare in via precauzionale a seguito del terremoto, dal carcere di Camerino; tra i tre evasi c'è pure un ergastolano. Secondo le prime ricostruzioni, i tre hanno segato le sbarre della loro cella, che si trova al piano terra del carcere, ed hanno coperto con una maglietta il varco realizzato nell'inferriata; nei letti avevano pure sistemato delle sagome di cartone per non destare sospetti durante il "lavoro" di rimozione delle sbarre.

Hanno poi raggiunto il muro di cinta e si sono calati in strada usando delle lenzuola annodate tra loro e dei bastoni, sicuramente dei manici di scopa. Il segretario dell'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Leo Beneduci, appena appresa la notizia si è lasciato andare ad un lungo sfogo: "Ormai l'amministrazione carceraria non funziona e quest'ultima evasione lo ha dimostrato ampiamente - ha detto - purtroppo manca il personale penitenziario e anche se i detenuti sono diminuiti sono invece aumentati i reati commessi in carcere".