Un'esistenza lunga e non vissuta invano. Classe 1926, Dario Fo ha rappresentato una pietra miliare nel panorama drammaturgico italiano. Non solo, la sua influenza riformista e avanguardista contagiò, oltre al teatro, il cinema, l'arte e la letteratura. Proprio per quest'ultima, nel 1997, si aggiudicò non senza sorpresa l'ambito premio Nobel, che coronò il suoimpegno encomiabile. In questo orizzonte, la sua attenzione si è continuamente rivolta anche alla politica.

Un impegno culturale senza sosta

Non conosceva riposo. Il maestro Fo scriveva un libro dopo l'altro, intervenendo sui più disparati campi della vita e reinterpretandoli in chiave tragicomica.

Celebri sono i suoi testi di satira politica e sociale, in cui trovò sin da subito l'appoggiodella moglie Franca Rame, scomparsa nel 2013. A questa sua musa, con cui ebbe un unico figlio, dice di essersi continuamente ispirato. Lui, sempre dettosi ateo, non ha mai smesso di raccontare di come, in questi ultimi tre anni, abbia percepito la vicinanza della suacompagna di vita.

I monologhi stileMistero buffo

In seguito alla vittoria del Nobel del '97, Dario Fo trovò l'atteso riconoscimento al suo impegno intellettuale, prima ancora che culturale, fino ad allora definito come insolito e di difficile comprensione. Il suo è infatti un linguaggio che supera la dialettica comune, per addentrarsi in monologhi che riescono a comunicare anche con parole inesistenti, onomatopeiche, ma altamente evocative, a cui il drammaturgo di Varese affida il racconto dell'esistenza.

Lo fa utilizzando il registro della commedia farzesca, dando l'impressione di una giullarata continua, improntata spesso su di un semplice canovaccio. Ed è proprio da giullare dell'epoca contemporanea che Fo canta, racconta, recita e scrive, lanciando lo sguardo sempre oltre all'imminenza, prediligendo invece il senso spirituale delle cose.

Dopo una vita dove pare che la noia non abbia trovato posto, Dario Fo se ne va il 13 ottobre 2016, all'età di 90 anni e sette mesi, dopo 12 giorni di ricovero per problemi di carattere polmonare. Anche questo fa parte del suo più autentico "mistero buffo". Ad maiora!