“Ha presente quando metti le verdure in un frullatore? Così eravamo noi nelle case durante il Terremoto. Era come essere sbalzati dentro un frullatore”. Questa è la testimonianza di uno degli abitanti di Norcia alle telecamere di Sky Tg24 dopo il terremoto del 30 ottobre. Considerato il sisma più forte dal 1980 in italia, di 6,5 gradi nella scala di Richter, fortunatamente non ha fatto vittime. Venti persone sono rimaste ferite. Palazzi e case pericolanti erano state evacuate dopo la scossa del 26 ottobre.

Paesi evacuati

Molti abitanti delle zone colpite hanno dovuto passare la notte in auto e in nuovi rifugi temporanei, perché alcuni dei campi di raccoglimento che erano stati sistemati ora sono inagibili.

Ci sono stati crolli anche nelle città vicine di Castelsantangelo e Preci, ma non ci sono perdite umane da lamentare perché erano rimaste deserte dopo i terremoti della scorsa settimana di 5,5 e 6,1 gradi nella scala di Richter.

La promessa di ricostruzione

“I negozi, le chiese, tutti i luoghi di grande bellezza. Ricostruiremmo tutto”, ha detto il Matteo Renzi. Il numero di sfollati è aumentato a 40mila. Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, ha detto che più di 100mila persone avranno bisogno di assistenza nei prossimi giorni. A complicare i disagi, inoltre, c’è l’arrivo dell’inverno.

Il video delle suore

Dal terremoto del 24 agosto, i vigili del fuoco sono considerati i veri eroi della tragedia.

Mettono a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Il video dei pompieri che tengono in braccio le suore del monastero di Norcia per metterle in salvo è diventato virale. Le religiose erano all’interno della basilica, raccolte nella preghiera mattutine, quando è crollato il palazzo. I pompiere sono riuscite a trarle vive e senza lesioni.

Impossessati dalla paura

Norcia è un paesino famoso per la pratica di trekking, la caccia e per la particolarità delle sue chiese storiche. Molti degli abitanti, nonostante la paura, avevano deciso di restare nelle loro case dopo il sisma del 26 ottobre. “La paura si è impossessata di me. Ero andata al letto tardi, all’una, e per quello dormivo ancora quando c’è stato il terremoto delle 7:40”, ha raccontato l’ottantenne Noelia Eliza all’agenzia di notizie Efe.

Con l’aiuto di una vicina è riuscita ad uscita di casa. L’accesso a Norcia è stato chiuso dalla Protezione civile.

Il miracolo dell’ora legale

Non solo la prevenzione ha salvato numerose vite questo 30 ottobre. Anche il caso ha contribuito a scampare la tragedia. Grazie al cambio dell’ora legale, centinaia di vigili del fuoco non si sono trovati sotto i palazzi crollati al momento del terremoto. Dal 26 ottobre, le operazioni di controllo dei pompieri e i tecnici cominciavano alle 8 del mattino. Il terremoto del 30 ottobre si è verificato alle 7:40 del mattino, ma sarebbero state le 8:40 se non ci fosse stato il cambio dell’ora legale, che ha portato le lancette dell’orologio un’ora indietro. Gran parte delle strutture che dovevano essere controllate non hanno retto all’ultimo sisma. Una miracoloso e felice coincidenza in mezzo alla tristezza.