Un nuovo caso di abusi e violenze su una bambina di 4 anni è stato denunciato questa mattina presso la caserma dei Carabinieri di Caivano, al nord della periferia di Napoli. La mamma di una bambina di 4 anni si è rivolta ai carabinieri per denunciare presunti abusi sulla bambina da parte dello zio e del nonno. I fatti sono accaduti nel complesso delle palazzine nei pressi del Parco Verde, rinominato Rione degli orrori, poichè nel 2014 è stato teatro della tragica morte della piccola Fortuna Loffredo. I sospetti di #abusi nascono dalle osservazioni da parte della mamma che ha rilevato comportamenti strani nella bambina, la quale avrebbe raccontato alla donna episodi equivoci che sarebbero accaduti quando si recava a casa dei parenti.

Nei giorni successivi la madre ha cominciato a prestare ancora più attenzione ai comportamenti della bambina, fino a quando quest'ultima le ha fatto esplicita richiesta di non voler più andare in casa dei parenti. La donna avrebbe informato la famiglia del marito dei suoi sospetti, e questi ultimi avrebbero dimostrato atteggiamenti intimidatori e minacciosi nei suoi confronti. Tale reazione dei familiari ha convinto la donna a recarsi dai carabinieri per denunciarne i fatti.

Nuovo caso di violenza o interpretazione sbagliata? Le indagini proseguono

Gli inquirenti stanno ora indagando che cosa sia realmente accaduto all'interno delle mura domestiche, se i fatti abbiano effettivamente riscontro in base ai racconti della bambina saremo di fronte ad un nuovo caso di violenza e abuso su minori, oppure se siano frutto della fantasia e di mal interpretazione dei fatti.

L'indagine è molto delicata e riporta alla memoria i fatti accaduti esattamente due anni fa quando nello stesso rione è stato trovato il cadavere della piccola Fortuna. E questi non sono gli unici casi di violenza sui bambini: infatti un anno fa i carabinieri indagarono su due conviventi per presunti abusi sulla loro figlia di tre anni.

Altri due coniugi che abitavano nella stessa palazzina della piccola Fortuna furono arrestati per reati analoghi sulla loro figlia di 12 anni. Inoltre il racconto di una madre nel Parco Verde, che, con le lacrime negli occhi, descrive come la vita di suo figlio fosse cambiata da quando, fino a tre anni prima, è stato abusato da un amico di famiglia.