La terra continua a tremare nel Centro Italia, dove questa notte nelle regioni di Marche, Umbria e Lazio sono state registrate altre 30 nuove scosse di terremoto di magnitudo non inferiore a 2 e non superiore a 3. Per fortuna, dopo i disastri dei giorni passati, non ci sono stati altri crolli o danni a cose e persone.Il bilancio tuttavia non si ferma ai risultati di questa notte perché anche il giorno precedente, da mezzanotte alle sette del mattino, il Terremoto ha lasciato il segno facendo sussultare la terra per ben 90 volte. Novanta scosse che hanno avuto il loro seguito in serata, intorno alle ore 20, in provincia di Macerata con una magnitudo pari quasi a 3.8 (come riportato dall'ANSA) ed epicentro a Castelsantangelo sul Nera.

La terra ha tremato con una profondità di circa 13 km, interessando anche altre città marchigiane e giungendo fino ad Ancora. In base a un primo bilancio, stando anche alle poche comunicazioni ricevute dai vigili del fuoco, sembrerebbe che non ci siano stati danni.

Ieri l'incontro tra i sindaci alla Camera

Durante la giornata di ieri, oltre 600 sindaci, tra cui quelli dei comuni colpiti dagli ultimi eventi catastrofici, si sono incontrati durante il secondo appuntamento istituzionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), presso la Camera per invitare il Governo a non abbandonare le zone colpite dal terremoto. Una richiesta nata dal sentimento di alcuni primi cittadini che starebbero avvertendo non poche disattenzioni da parte delle istituzioni, a parlare è stato in particolare il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi: “Ho come la sensazione che qualcuno ci abbia abbandonato.

Rimetterò la fascia tricolore quando avrò le certezze che nessuno avrà abbandonato nessuno. Il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha confermato che la politica non farà mancare la propria presenza e il proprio impegno sulle zone colpite dal terremoto. Rassicurazioni anche da parte di Angelino Alfano e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio Vincenti che hanno ribadito quanto affermato dalla Boldrini, garantendo il massimo impegno del governo.

Purtroppo non sono mancate polemiche alla fine dell'incontro, infatti, Renato Brunetta ha lamentato la mancata convocazione dei sindaci di centrodestra, in quota ai partiti di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, lasciando ampio spazio di parola ai primi cittadini del centrosinistra, eccezion fatta per il pentastellato Nogarin di Livorno e Pizzarotti di Parma.