Nelle ultime ore sulle pagine Facebook di molte persone è stato pubblicato lo slogan della nuova confezione di latte della centrale del latte di brescia (quella da 33 cl) che ritrae un uomo truccato assieme a una bimba. Subito è scoppiata la polemica perché un papà con l'ombretto potrebbe essere ambiguo. Il manifesto ritrae l'uomo con l'ombretto, la bambina e la frase 'la famiglia ha un nuovo formato'.

Centrale del Latte di Brescia accusata per aver attaccato la famiglia tradizionale

Un nuovo formato e una nuova, gigantesca, polemica. La Centrale del Latte di Brescia è stata molto criticata per l'originale slogan usato per lanciare la confezione da 33 cl.

Sulla bacheca Facebook dell'associazione italiana Generazione Famiglia, ad esempio, si sottolinea che nel nuovo formato di famiglia il padre tende a truccarsi, quindi la madre diventa inutile: ecco perché non appare più neanche nei poster. L'associazione, poi, invita a diffidare di tale slogan e del prodotto. Stizzito per la réclame anche Mario Labolani, ex assessore di centrodestra, che ha esortato la gente a "svuotare il frigo". Labolani ha definito "aberrante" la decisione di reclamizzare i prodotti con uomini imbellettati come donne.

La precisazione su Facebook della Centrale del Latte di Brescia

La pubblicità della Centrale del Latte di Brescia ha, insomma, scosso i bresciani, e non solo.

La pubblicità è addirittura finita nell'ordine del giorno del Consiglio comunale. Non è tardata ad arrivare la precisazione dell'azienda bresciana che, su Facebook, ha scritto di non aver mai pensato di offendere la famiglia tradizionale: l'uomo truccato della locandina è uno zio, una persona che ha speso un po' del suo tempo per giocare con la nipotina.

Il direttore dell'azienda di Brescia, Andrea Bartolozzi, ha evidenziato che la pubblicità non attacca assolutamente la famiglia classica, ma mostra un momento di gioco tra zio e nipote. Bartolozzi ha ricordato poi che oggi la famiglia è diversa da quelli di tanti anni fa: genitori, zii, nonni e parenti giocano molto di più con i piccoli. Al direttore dell'azienda spiace che la discussione abbia favorito l'allontanamento dell'attenzione dall'obiettivo della campagna, ossia la modernizzazione della Centrale del Latte di Brescia.