Arriva da Lanciano, un Paese in provincia di Chieti, una brutta storia di minacce e violenze in famiglia, di cui si è reso protagonista un padre nei confronti delle moglie e delle due figlie di appena 6 e 9 anni.

La moglie denuncia il marito

L’uomo ha minacciato di morte con una roncola in mano la malcapitata moglie, dopo avergli rotto sulla schiena una bottiglia, il tutto davanti lo sguardo terrorizzato delle povere figlie, 2 bambine rispettivamente di 6 e 9 anni. In seguito a questo episodio, l’ennesimo di una serie che secondo l’accusa andava avanti praticamente quotidianamente da circa un anno e mezzo, la donna ha avuto il coraggio di denunciare il marito violento, riuscendo ad uscire da un vero e proprio incubo.

Un uomo violento

Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal procuratore capo facente funzioni, Rosaria Vecchi, l’uomo, la cui età è di 42 anni, usava violenza sia verbale che fisica,soprattutto quando era in preda ai fumi dell’alcool, che lo rendevano ancora più violento ed aggressivo. Sempre secondo l’accusa, il tizio era solito spintonare e strattonare la donna, apostrofandola con la terribile e minacciosa frase: “Con un coltello ti squarto come una bestia”, senza curarsi della presenza delle sua due sgomente bimbe. Anzi, dalla ricostruzione processuale, l’uomo era solito minacciare la malcapitata offendendola anche in presenza delle figlie.

L'allontanamento e la condanna

In seguito a questi gravi episodi, l’uomo, di cui per questioni di privacy non forniamo le generalità, è stato allontanato dal tetto coniugale, con un decreto di allontanamento dalla casa e dalla famiglia.

Il suo avvocato ha deciso di farlo giudicare con il rito abbreviato. Il Giudice per le udienze preliminari, Marina Valente, ha condannato l’uomo alla pena di due anni e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce aggravate. Purtroppo si tratta solo dell’ultimo caso di violenza perpetrata nei confronti di moglie e figlie da un uomo in Abruzzo, dove il fenomeno risulta essere sempre più comune.