Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha lanciato un appello affinchè non si mandino più regali per i bambini di amatrice: 'Vi ringrazio, ma ora ci serve altro. I nostri bimbi hanno già ricevuto tantissimi regali, ora però vi chiedo altro'.

Amatrice, il sindaco Pirozzi fa un appello su Facebook

'L’Italia - ha proseguito il sindaco di Amatrice sul social network - sta dando prova di essere davvero una grandissima nazione. Adesso però io vi chiedo altro. Non ci consegnate più nulla, i nostri bambini hanno ricevuto parecchi giocattoli e gli adulti possiedono tutto ciò che serve per la vita quotidiana.

Invito chi volesse provvedere ad altre donazioni a rivolgersi alla Caritas, che saprà certamente smistare le offerte tra chi ne dovesse avere bisogno. Dicevo, tuttavia, che io adesso vi chiedo altro. Vi chiedo una cosa apparentemente minima, ma infinitamente grande. Vi chiedo di venire a portare un fiore o una pianta sul monumento dedicato alle nostre vittime. Per i nostri figli, padri, madri, familiari e amici che non ci sono più. La solidarietà è un valore contenuto in intima essenza nella nostra Costituzione, ma la solidarietà è soprattutto un valore morale, è uno scambio, un dare-ricevere che spingerà la mia gente - in futuro - ad aiutare chi si troverà in difficoltà. Perché stiamo ri-costruendo, assieme alla nostra città, anche questo alto valore morale.

Sta per avvicinarsi il Natale e sarà il primo profondo momento di riflessione e ricordo per la gente di Amatrice. Venite a deporre un fiore, venite a lasciarci un pensiero. Restateci vicino - ha concluso pirozzi - noi adesso abbiamo bisogno del vostro affetto'.

Per i terremotati un altro assegno da Prato, via ai presepi

Tra una scossa e l'altra, la ricostruzione va avanti con tante difficoltà. Nel frattempo gli studenti di Prato hanno raccolto ben 5mila euro per la popolazione colpita dal Terremoto.

Grazie a diverse iniziative (apericene, lotterie, ecc), i ragazzi della Consulta provinciale degli studenti di Prato sono riusciti ad inviare ad Amatrice un assegno da cinquemila euro. In città, intanto, ci si prepara al primo Natale dopo il terremoto del 24 agosto che ha cancellato l'intero paese: dopo l'accensione dell'albero, i carabinieri della Legione Lazio hanno dedicato il loro Presepe ad Amatrice e ai suoi cittadini alla storica Caserma di Piazza del Popolo, con la Chiesa di Sant’Agostino di Amatrice, divenuta il simbolo della devastazione che ha colpito il comune laziale. Alla comunità di Amatrice, infine, è stato donato un presepe artistico realizzato dai detenuti del carcere di Sulmona.