In molte città italiane quest'anno è fatto divieto dei botti per il Capodanno. In questi anni si può dire che è cresciuta la sensibilità verso le tematiche ambientali e quindi sempre più comuni hanno aderito alla proposta inviata dall'Associazione italiana difesa animali e ambiente (AIDAA). Conseguentemente hanno hanno deciso di vietare totalmente o parzialmente i botti di Capodanno sia a tutela della salute dei cittadini, sia per gli anziani che soffrono di patologie cardiopatiche o comunque croniche, per gli animali ed anche per limitare non da ultimo gli incidenti che ogni anno provocano decine di feriti.

Sono circa mille i comuni a pochi giorni dal Capodanno che hanno aderito a tale iniziativa.

Botti vietati a Capodanno: le principali città italiane che vi hanno aderito

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha emanato una ordinanza in cui si prevede il divieto dell'uso di petardi, razzi e fuochi artificiali. Il divieto avrà vigore a partire dal 29 dicembre 2016 fino alle 24 del 1 gennaio 2017. In tale ordinanza si prevede il divieto anche di utilizzare materiale esplodente declassificato. Tale materiale è potenzialmente non pericoloso e posto in libera vendita, a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali. La ratio che ispira questa ordinanza emanata dalla sindaca romana è da ricercarsi nell'urgente necessità di adottare misure idonee volte a garantire l'incolumità pubblica, assicurare la sicurezza urbana, la protezione degli animali e le necessarie attività di prevenzione con la limitazione dell'uso dei botti e dei fuochi d'artificio su tutto il territorio comunale.

Ricordiamo che per i trasgressori si prevedono multe salate che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

Provvedimenti analoghi sono stati presi anche da altri sindaci di molte città italiane. I botti sono vietati anche a Torino dove la sindaca Chiara Appendino scrive su Twitter: "I botti sono pericolosi per gli uomini, l'ambiente e gli animali e sono vietati a Torino, ricordiamocelo".

Botti vietati a Capodanno anche a Campobasso in luoghi pubblici e in quelli privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi pubblici. E' quanto prevede Antonio Battista, sindaco della città. Anche in questo caso il provvedimento è stato emesso a tutela della pubblica incolumità e degli animali.

Per i trasgressori si prevede una multa da 25 a 500 euro.

Anche a Jesolo il sindaco Valerio Zoggia ha firmato l'ordinanza che prevede il divieto di spari dei mortaretti, l'accensione di fuochi d'artificio. E' fatto divieto anche del lancio di razzi o comunque accensioni o esplosioni pericolose ed anche la rottura di bottiglie o di altri oggetti di vetro sulle pubbliche vie e piazze. Per chi viola il divieto è prevista una multa di 200 euro, che viene ridotta nel caso venga pagata subito o comunque entro 60 giorni.