La Terra dei Fuochi continua a mietere vittime. L'ultima è stata Davide Ricciardi, un bimbo di soli 7 mesi. A Davide era stato diagnosticato un tumore quando aveva appena 60 giorni di vita. Un dramma immenso dovuto all'insensibilità e all'incuria di molti uomini. Il piccolo, originario di Acerra, è stato ucciso dal forte inquinamento presente nell'area in cui viveva. I genitori non riescono a darsi pace, così come tutta la comunità acerrana.

Terra dei Fuochi grave insidia per i campani

Dopo Giovanni, bimbo di 5 anni morto una decina di giorni fa a Frattaminore, il cancro ha stroncato anche Davide.

Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, ha affermato durante i funerali di Davide Ricciardi che il piccolo è "una vittima innocente di un ambiente inquinato". La vita del bimbo è stata molto breve e piena di sofferenze; è stato battezzato addirittura in ospedale.

I medici, dopo la terribile diagnosi, hanno fatto il possibile per salvare il neonato, ma non ci sono riusciti. Il male ha vinto e la Terra dei Fuochi continua a rappresentare una grave insidia. Lo sanno bene i giovani genitori di Davide, che sono distrutti. Di Donna ha sottolineato che, attualmente, non ci sono parole per confortare la coppia; meglio scegliere la strada del silenzio.

La chiesa era piena durante l'omelia funebre. Mentre il vescovo parlava, la gente piangeva ricordando Davide, un bimbo andato via a soli 7 mesi: un terribile destino che non gli ha permesso neanche di festeggiare il primo anno di vita con i suoi cari.

Rischio elevato di neoplasie nella Terra dei Fuochi

Francesco Ricciardi e Daniela La Monica, padre e madre di Davide, non hanno più lacrime per piangere. Durante l'omelia funebre, il vescovo di Acerra ha attaccato la gente avida che ha "contaminato le nostre terre". È fuori di dubbio che l'inquinamento presente nella Terra dei Fuochi aumenti notevolmente il rischio di neoplasie.

A tal proposito, Di Donna ha invitato i presenti a non arrendersi.

Secondo dati diffusi negli ultimi mesi dall'Istituto superiore di sanità, nei 55 Comuni campani denominati dalla legge "Terra dei Fuochi", il livello di ricoveri e mortalità è superiore rispetto alla media regionale. Troppi bimbi vengono ricoverati per tumori entro il primo anno di vita. Ci sarebbe, inoltre, un boom di neoplasie del sistema nervoso centrale.