Il Word Drug Report stilato dalle Nazione Unite non lascia scampo, nel mondo ci sono circa 300milioni di tossicodipendenti dichiarati. Un numero destinato ad aumentare considerando il proliferare delle organizzazioni di narcotrafficanti che, dagli ormai consolidati Farc colombiani e lo strapotere dei cartelli messicani e del Golfo di Guinea al triangolo d'oro del sud-est asiatico alimentano ogni anno il mercato globale.

A far compagnia alle vittime delle droghe vi sono le morti per overdose e Hiv, contratto principalmente a causa della condivisione delle siringhe utilizzate per la assunzione per via endovenosa del ritorno prepotente dell'eroina.

Produzione e distribuzione

Se il ritorno dell'eroina è paragonato alla diminuzione a livello mondiale della produzione, il dato che risulta è doppiamente allarmante. Tuttavia se i primi fornitori degli Stati Uniti sono sempre stati la Colombia e il Messico, le autorità canadesi sostengono che quelle sequestrate dalla Royal Canadian Mounted Police proveniva dall'Afghanistan.

E qui il rapporto apre un capitolo a parte per sottolineare come il paese dei talebani, nonostante le cruente e lunghe guerre, abbia raddoppiato la coltivazione di papaveri da oppio. In effetti, negli ultimi 15 anni gli ettari adibiti sono passati da 70mila a 190mila, e la produzione annua di oppiacei si aggira intorno alle 380 tonnellate.

E dei quali, un terzo viaggia verso l'Europa centrale e occidentale attraverso i Balcani.

L'altro grande centro di coltivo e produzione è composto dal triangolo formato da Laos, Myanmar e Thailandia. E il mappamondi è quasi completato.

Cocaina e anfetamine sempre al top

Il consumo di queste due sostanze non conosce crisi, anzi.

Gli ettari di coca coltivati, al netto dei sequestri, sono aumentati circa il 15%, ma la produzione e la distribuzione vanno ben oltre il 40%. Il dato si fonda sul rifiorire del pubblico consumatore che passa dai 15milioni del 1998 ai circa 20milioni del 2015. Unica controtendenza è la quantità pro capita, che scende dai 36 grammi annui a 27 grammi.

Per quanto riguarda le anfetamine il commercio mondiale vive un vero e proprio boom, e i laboratori crescono a dismisura.

Anche in questo caso, il Messico si propone come il primo fornitore degli americani dipendenti, mentre il clou del mercato è in Cina. Negli ultimi anni però, anche l'Africa e il medio oriente si sono “messi proprio” con la complicità dei gruppi terroristici. E in particolare la Nigeria e uno stretto binomio tra la Siria el Libano, che producono il Capton diretto ai ricchi paesi petroliferi del Golfo Persico.