Le scuole sambenedettesi sono al collasso dal punto di vista economico, e allora il Comune cosa fa? Attraverso una delibera - che farà certamente discutere - stanzia un cospicuo contributo pari a 75.000 euro per risollevare le sorti degli istituti scolastici che sorgono lungo l'area di sua competenza. Parte del denaro servirà per l’acquisto di materiali di cancelleria e per la gestione dei registri elettronici di tutte le scuole che rientrano nel suo vasto comprensorio.

Il Comune si sostituisce al Miur

Una notizia davvero in controtendenza rispetto a quanto si dice spesso a proposito dei conti in rosso di molti comuni italiani.

Per la prima volta in assoluto, un'amministrazione comunale fa fronte alle spese di gestione di una Scuola. A ben guardare si tratta anche di un'anomalia, visto che il contributo verrà erogato per fare fronte al funzionamento delle istituzioni scolastiche: parte della somma, infatti, verrà utilizzata per l’acquisto di materiale di cancelleria, per i prodotti per la pulizia, oltre che per quelli sanitari. In passato queste spese venivano sovvenzionate esclusivamente dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Il contributo sarà elargito sia alle scuole statali che agli istituti paritari del territorio sambenedettese. Una somma di tutto rispetto, soprattutto in un momento davvero particolare come quello che stiamo vivendo.

L’idea stravagante e, per certi versi anomala, nasce dalle lamentele avanzate da quasi tutti i dirigenti scolastici degli istituti di San Benedetto del Tronto, rimostranze presentate al settore scolastico del Comune, inerenti una situazione davvero "drammatica" per le disponibilità economiche delle scuole.

Coperte anche le spese per software e registri elettronici

Secondo quanto riportato da fonti ben informate, il contributo concesso dal Comune verrà erogato a tutti gli Istituti Scolastici Comprensivi di San Benedetto, versando una somma di 15.000 euro per ciascuna scuola. Circa 3mila euro andranno a coprire le spese per l’acquisto e la manutenzione dei software che gestiscono i registri elettronici in uso all’interno delle suddette scuole.

Una cosa è certa: la delibera del Comune marchigiano risulta piuttosto inconsueta, poiché nelle altre città italiane si provvede alla fornitura gratuita della connessione internet alle scuole, indispensabile per l’utilizzo della piattaforma telematica. Invece, per quanto concerne i pacchetti software, questi sono a totale copertura dell'istituto scolastico, attraverso il fondo per le spese previste dalla cosiddetta "dematerializzazione". Tuttavia, come si suol dire: "a caval donato non si guarda in bocca".