L'ex giocatore del Chelsea Gary Jhonson ha rivelato venerdì scorso ad un'intervista, di aver subito violenze sessuali da un impiegato del club inglese quando giocava nella squadra che militava in campionati inferiori durante dieci anni a partire dal 1970, e che la società ha elargito circa 50.000 sterline (59.300 euro) per comprare il suo silenzio. In un'intervista al quotidiano Daily Mirror, Jhonson, oggi 57enne, ha dichiarato che è stato violentato in numerose occasioni quando aveva 13 anni da Eddie Heath, allora responsabile organizzativo della squadra inglese, ormai deceduto.

Secondo il quotidiano l'ex giocatore, membro della prima squadra del Chelsea tra il 1978 ed il 1981, firmò un accordo di fiducia ed accettò il pagamento da parte del club di 50.000 sterline. Johonson ha denunciato due anni fa gli abusi alla polizia londinese, che per tutta risposta gli consigliò di rivolgersi al Chelsea.

"Mi dissero essenzialmente di dimostrare con prove le mie affermazioni. Infatti non credevano a ciò che stavo denunciando" dichiara il giocatore che esordì nelle giovanili del Chelsea a 11 anni ed iniziò a subire abusi da parte di Heath due anni dopo.

"Abusava di me in ogni occasione favorevole che le si presentava. Mi spogliava nudo nel letto e cercava di fare cose. Durante questi tre o quattro anni mi fece partecipare a questi abusi con altri bambini, molte volte eravamo in tre, e questo dimostra che ci sono altre vittime li fuori...".

Heath, che ha ricoperto la sua carica nel club fino al 1979 è deceduto prima che le sue accuse fossero rese pubbliche.

"Il Chelsea potrebbe aver pagato altre persone per restare in silenzio, e la speranza è che certi fatti non accadano anche in altri club. Nessuno dovrebbe scappare dalla legge. Ci sono milioni di tifosi in tutto il mondo che seguono il Chelsea, che è uno dei club attualmente più ricchi.

Aperte le indagini dopo la denuncia di Johonson

Il 29 novembre scorso la procura di Londra ha informato di aver avviato un'indagine in seguito alle denunce esposte dall'ex giocatore del Chelsea su un presunto caso di abusi sessuali ripetuti da parte di un impiegato responsabile nel club del Chelsea durante gli anni 70.

Secondo la Società Nazionale per la Prevenzione dei Bambini (NSPCC), la linea telefonica abilitata per denunciare abusi sessuali nel calcio inglese ha ricevuto circa 860 chiamate nella prima settimana di attività.

Nelle ultime settimane ben 20 ex calciatori inglesi hanno denunciato di aver subito abusi sessuali all'inizio della loro carriera. Secondo l'organizzazione si tratta di un numero tre volte superiore alla media di chiamate che ci sono state quando venne alla luce il caso di Jimmy Savile, il più grande scandalo di pedofila e pederastia nel Regno Unito. L'ex presentatore della Bbc, ormai deceduto, ha abusato durante 50 anni di 200 persone tra uomini e bambini.

Attualmente le indagini sono condotte da 15 corpi di polizia britannici tra i quali la Polizia Metropolitana di Londra (MET), la Greater Manchester Police, la North Wales Police e la Polizia di Scotland Yard in coordinazione per far luce sui casi di abusi sessuali.