Non ce l'ha fatta Pippo Scarso, l'anziano aggredito a Siracusa, nel quartiere Grottasanta, due mesi fa e ricoverato da tempo in condizioni gravi presso l'ospedale Cannizzaro di Catania. Dopo una lunga agonia, un infarto è sopraggiunto ad arrestare la vita dell'ottantenne. Attorno a lui la comunità siracusana si è stretta idealmente in questo lungo lasso di tempo. Le cronache di queste ore raccontano anche lo sgomento che assale familiari e conoscenti, per il fatto che i giovani autori dell'aggressione non siano stati ancora individuati dalle forze dell'ordine.

Le ustioni gravissime procurate a Pippo Scarso dai suoi carnefici non gli hanno impedito di lottare. In molti hanno sperato di poterlo riabbracciare, ma alla fine la situazione è precipitata inesorabilmente.

Ancora non sono stati individuati i responsabili

La squadra mobile aretusea ha in capo le indagini su una vicenda che a questo punto si aggrava ulteriormente perché comporta il reato di omicidio per gli autori. Pare che attraverso alcune telecamere di videosorveglianza, site in via Servi di Maria, siano stati individuati alcuni giovani, ma la squadra mobile non ha ancora accertato i responsabili dell'atroce barbarie. Un episodio giunto dopo alcune precedenti violenze già perpetrate ai danni di don Pippo e che trovano nel commento rilasciato dal nipote Salvo al quotidiano on line "Siracusaoggi" tutta la preoccupazione di chi pensa a questi delinquenti potenzialmente capaci di colpire qualche altra indifesa vittima.

Il cordoglio di Rosario Dell'Arte

Numerosi i commenti degli esponenti della pubblica amministrazione locale che in questi due mesi hanno vissuto con maggiore partecipazione la vicenda di don Pippo. E' questo il caso di Rosario Dell'Arte, giovane consigliere di circoscrizione del quartiere Grottasanta, che oggi scrive sul proprio profilo Facebook: "Te ne sei andato in maniera ingiusta toccando i cuori di tutti gli italiani. Abbiamo sperato, pregato e desiderato in tutti i modi che tu potessi tornare a casa. Riposa in pace Don Pippo. Ti sia lieve la terra".