L'ambasciatore russo in Turchia, Andrey Karlov, stava parlando all'inaugurazione di una mostra fotografica ad Ankara, quando un uomo, che si era introdotto nella Galleria d'arte contemporanea mostrando un tesserino da poliziotto, ha estratto la pistola ed ha iniziato a sparare, ferendolo in modo gravissimo e lasciando a terra altre persone ferite. Prima di aprire il fuoco, l'uomo ha gridato alcune frasi sulla Siria, come "Aleppo", "vendetta" e "Noi moriamo in Siria voi morite qua", per terminare poi con il tipico "Allah Akbar". L'attentatore, vestito con giacca e cravatta nera, era effettivamente un poliziotto ed è stato ucciso dalle forze speciali che, subito dopo, hanno fatto irruzione nella Galleria d'arte.

L'ambasciatore russo Andrey Karlov è morto in un attentato

Per l'ambasciatore russo Andrey Karlov, nonostante l'uomo abbia ricevuto le prime cure sul posto, data la gravità delle sue condizioni, purtroppo, non c'è stato niente da fare e l'uomo è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. L'attentato è avvenuto alla viglia di un importante incontro politico a Mosca, tra l'ambasciatore degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu e gli ambasciatori iraniano Javad Zarif ed il russo Sergei Lavrov. Il Presidente russo Putin è stato subito informato e la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando dell'assassinio di Andrey Karlov, lo ha definito come un "atto terroristico", affermando poi che si tratta di una questione che dovrà essere posta lunedì al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

L'ambasciatore Andrey Karlov, quando è stato colpito a morte, stava tenendo un discorso su "L'Arte russa vista dalla Turchia".

L'attentatore era un poliziotto

L'uomo che ha sferrato l'attacco mortale all'ambasciatore russo era un giovane di 22 anni, appartenente alle unità anti - sommossa di Ankara; il suo nome era Mert Altintas, si era diplomato all'accademia di polizia Rustu Unsal di Smirne nel 2014.

L'identità del giovane attentatore, identificato dopo essere stato ucciso, è stata confermata dal sindaco della città tramite un Twitter.

Attualmente, la zona dell'attentato è stata chiusa al traffico e posta sotto stretta sorveglianza da parte delle autorità. Erano già numerosi giorni che in Turchia si verificano proteste contro Mosca a causa della riconquista della città siriana che è stata resa possibile dall'appoggio decisivo delle forze militari sovietiche, considerate anche colpevoli della mancata evacuazione di civili che, dunque, sono stati colpiti ad Aleppo est.

Gli Stati Uniti e l'Italia, sono stati tra i primi paesi ad esprimere la loro solidarietà e cordoglio alla famiglia dell'ambasciatore ed alla Russia, oltre che condanna contro l'attentato. Per gli Usa, ha parlato il portavoce John Kirby, per l'Ue, Federica Mogherini.