Tutto inizia con l’ondata di maltempo che si abbatte sulla ragione dell’Abruzzo. La neve cade incessantemente e le linee telefoniche e la corrente elettrica si interrompono. Il comune di Isola del Gran Sasso d'Italia e tutte le frazioni limitrofe rimangono isolate, completamente fuori dal mondo. Ad aggravare la situazione è il terremoto. L’azienda Agricola di Farinelli Luigi che si trova a Cesa di Francia, una frazione del comune teramano, purtroppo subisce un crollo del capannone che contiene circa cinquanta mucche. Le condizioni si rivelano subito disperate perché oltre al crollo si è staccato anche un cavo dell’alta tensione.

Il proprietario è disperato e l’unico mezzo che ha per lanciare l’allarme è un post su face book tramite la figlia che si trova in Piemonte.

Una corsa contro il tempo

Il primo post di aiuto viene pubblicato il 18 gennaio 2017 alle 17 circa, ma nessuno poteva immaginare che la maggior parte del territorio fosse completamente isolata, così sono proprio le persone che vivono fuori dalla provincia e la regione, che però conoscono i proprietari a lanciare l'allarme. Si cerca disperatamente di contattare i carabinieri, la prefettura, i pompieri ma senza esito. La provincia di Teramo e non solo è in ginocchio. Continua la condivisione dei post su face book per cercare di mandare aiuti all'Azienda di Farinelli, ma la strada che porta da Cesa di Francia a Forca di Valle è completamente sommersa di neve.

Le prime persone a recarsi sul posto sono gli abitanti del paese e un veterinario della zona. Il capannone è crollato e sotto le macerie il bestiame gravemente ferito.

Gli aiuti tardano e iniziano i primi decessi

Nonostante i continui appelli sui social di numerose persone che si prendono a cuore la faccenda e le segnalazioni alle istituzioni, purtroppo tra l'emergenza Abruzzo, i ritardi nei soccorsi, la completa mancanza di comunicazione, i casi urgenti dove erano in pericolo vite umane, l'azienda di Farinelli Luigi passa in secondo piano.

Il proprietario fa mandare un altro post via web dove spiega che occorre l'intervento dei vigili del fuoco, personale esperto, perché le mucche sono morte e altre ferite. Solamente ieri sera 21 gennaio, arrivano i Vigili del Fuoco e nel constatare la situazione, si rendono conto che non possono intervenire senza mezzi appropriati.

Una tragedia che si poteva evitare

Le linee telefoniche e l'energia elettrica a Cesa di Francia sono state ripristinate il 21 gennaio a tarda serata, la strada che porta dal bivio di Cesa di Francia è stata liberata, anche se percorribile con mezzi adeguati e nel frattempo questo è il bilancio fino a ieri: " cinque mucche abbattute perché rimaste troppo tempo sotto il crollo, quattro rimaste ancora lì sotto, una decina messe in salvo e una quarantina sono nella parte non crollata ma devono essere spostate." questo messaggio recapitato direttamente dai familiari dell'azienda. Mentre accade tutto questo oggi il sindaco di Teramo fa il punto della situazione e nella conferenza stampa informa che anche gli animali devono essere salvaguardati, ma forse è troppo tardi. L'azienda Farinelli non è l'unica a essere in estrema difficoltà, anche perché molte non hanno potuto chiedere aiuto.