Per otto anni sarebbe stata stipendiata come assistente parlamentare del marito. Penelope Fillon, moglie del candidato presidente repubblicano Francois Fillon, è come un vulcano dal quale fuoriescono nubi nerissime che potrebbero intossicare la corsa verso l'Eliseo di colui che fino a poche settimane fa era dato per favorito. In realtà nessuna normativa vieta ad un politico di assumere un familiare ma Penelope Fillon potrebbe non essere mai stata assunta, se consideriamo che una collaboratrice dell'ex primo ministro ha dichiarato di non aver mai incontrato Madame Fillon, né di sapere che lavorasse come assistente del marito.

In questi otto anni, pertanto, avrebbe incassato circa mezzo milione di euro lordi ed i fondi sarebbero stati presi da risorse a disposizione del consorte deputato nazionale.

Sei ore davanti ai magistrati

Francois e Penelope Fillon sono stati pertanto sentiti dall'autorità inquirente che si occupa del caso, dopo lo scoop pubblicato dal settimanale Le Canard Enchainé. I due coniugi sono stati ascoltati separatamente, in qualità di testimoni, e le audizioni svolte a Versailles sono durate complessivamente sei ore. Il luogo è stato tenuto a lungo segreto, per evitare l'arrivo dei giornalisti. Sono in tanti gli organi di stampa che hanno ventilato la possibilità di un ritiro della candidatura da parte dell'esponente repubblicano che ha vinto nettamente le primarie sconfiggendo Alain Juppé al ballottaggio.

In realtà, il diretto interessato ha prospettato questa possibilità qualora dalle indagini in corso possa realmente scaturire un'inchiesta a suo carico. L'accusa che potrebbe venir mossa, nel caso in cui la notizia diffusa da Le Canard Enchainé sia confermata dai giudici, è quella di 'sottrazione di fondi pubblici', quelli destinati agli emolumenti della moglie per un lavoro mai svolto.