L’ondata di freddo eccezionale che non accenna a diminuire sta provocando danni ingenti per l’agricoltura e la zootecnia. La neve e le gelate, soprattutto nella parte centro meridionale del Paese, stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo e dell’allevamento. Il maltempo ha compromesso in modo irreversibile la raccolta di quegli ortaggi (carciofi, agrumi, lenticchie) tipici del periodo invernale, principalmente in Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia.

Danneggiati anche tutti quegli strumenti utilizzati per l’attività agricola. I danni stimati fino ad ora sono nell’ ordine di centinaia di milioni di euro ma con il persistere della situazione, tale cifra sembra destinata ad aumentare, superando il miliardo di euro.

Preoccupa anche l’allevamento di bestiame. Nelle zone del centro colpite dal Terremoto si registra una vera e propria emergenza dovuta all’ inagibilità delle stalle e al reperimento di mezzi di sostentamento per gli animali. Inoltre i problemi legati alla viabilità non permettono nemmeno di effettuare, laddove possibile, le consegne del latte che, non potendo essere trasportato nei raccoglitori, risulta di fatto inutilizzato.

Martina: "Pronti a dichiarare stato di calamità"

La gravità della situazione ha indotto il governo a prendere dei provvedimenti e il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina, al termine di un vertice a Palazzo Chigi, nell’esprimere solidarietà ad allevatori e agricoltori colpiti, ha detto che per fronteggiare l’emergenza l’esecutivo è pronto, su richiesta delle regioni, a dichiarare lo stato di calamità.

‘La cosa principale – ha detto Martina- è quella, nell’immediato, di fare una stima dei danni per poter mettere in campo tutti gli strumenti necessari per sostenere le aziende’. Lo stato di calamità è stato già richiesto dal presidente di Confagricoltura Mario Guidi secondo il quale bisogna fare una vera e propria corsa contro il tempo poiché la situazione meteorologica nelle prossime ore potrebbe addirittura peggiorare.