La Seconda guerra mondiale è terminata con la resa definitiva e incondizionata del Giappone. Ma la sanguinaria campagna di conquiste che l'Impero del Sol Levante aveva intrapreso lungo il continente asiatico, comprendeva anche la schiavizzazione delle donne. Queste sarebbero servite a "intrattenere intimamente" i soldati durante il meritato riposo.

La questione delle "Donne del Comfort" - ianfu in giapponese - ancora oggi continua a far notizia. Verso la fine di dicembre, un nutrito gruppo di superstiti - in maggioranza coreane - ha eretto una statua rappresentativa davanti al consolato giapponese di Busan, seconda città più grande della corea del sud.

La reazione del governo nipponico non si è fatta attendere, con il ritiro dell'ambasciatore e del console dal Paese.

La "sfinge" della discordia

La statua, completamente in bronzo, è alta un metro e mezzo, e rappresenta in modo più che provocatorio una giovane "donna del comfort" scalza e seduta su uno sgabello. Le attiviste sono tornate a protestare nuovamente contro l'accordo stipulato tra le due nazioni circa un anno fa, che prevedeva un compenso in denaro in cambio della totale dimenticanza dei fatti. Ma evidentemente chi li ha vissuti pesantemente e in prima persona non ci riesce così facilmente. Inoltre le vittime si dicono indignate per non essere state consultate.

In un primo momento la Polizia di Busan aveva fatto ritirare la "sfinge" per ordine del governo centrale.

Ma le controversie diplomatiche di qualche giorno fa e la forte pressione esercitata dalla cittadinanza, hanno riportato la statua al suo posto.

Le "donne del comfort"

Secondo le testimonianze delle poche superstiti e anche di alcuni ex soldati nipponici, centinaia di migliaia di ragazze furono sequestrate e schiavizzate per ordine degli alti comandi giapponesi durante l'invasione della Corea.

Dopo essere state incarcerate e malmenate vennero distribuite, sotto minaccia di morte, nei diversi bordelli.

Il raccapricciante racconto della coraggiosa signora Lee Ok-Seon lascia intendere fedelmente quante brutalità abbia dovuto sopportare da giovane, in seguito alle quali ha subito la perdita di svariati denti, della capacità uditiva, ed è persino diventata sterile.