Ha destato parecchio scalpore la vicenda accaduta nella Scuola media 'Petrarca' di via Concariola, a padova, dove un ragazzino è stato vittima di un gravissimo atto di bullismo: infatti il giovane, di origine marocchina, sarebbe stato dapprima legato da alcuni compagni di classe e poi seviziato mediante frustate. Il fatto sarebbe avvenuto durante l'ora di educazione fisica.

Un episodio che, purtroppo e come facilmente immaginabile, produrrà strascichi giudiziari in quanto il padre del giovane ha dichiarato esplicitamente di essersi recato dai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti della scuola e dell'insegnante di educazione fisica.

Ultime notizie scuola, lunedì 30 gennaio 2017: legato e frustato, il padre denuncia scuola e insegnante

Tra l'altro, come ha riportato il quotidiano 'Il Mattino di Padova', non sarebbe la prima volta che il giovane subisce pesanti atti di bullismo: l'anno scorso, infatti, il ragazzino vide sottrarsi il proprio telefonino da alcuni compagni di scuola oltre al proprio profilo personale su Facebook, dove qualcuno scrisse in bacheca la frase 'Sono gay e voglio dirlo a tutti'.

Insomma, una vicenda torbida, con il padre della vittima che appare ben deciso ad andare fino in fondo. L'uomo ha raccontato di essere tornato dalla propria giornata di lavoro, venerdì scorso e di aver trovato la moglie (al nono mese di gravidanza) distesa a terra, priva di sensi.

'Mio figlio non vuole più andare a scuola, quella frase su Facebook più grave delle frustate'

'Proprio per questo motivo ho deciso di andare dai carabinieri. Noi siamo musulmani - ha affermato l'uomo facendo poi riferimento a quella frase che qualcuno si è permesso di scrivere su Facebook - Non immaginate nemmeno cosa possa significare un'ammissione del genere nel nostro mondo.

Dal Marocco ci hanno telefonato tutti, parenti e amici: abbiamo cercato di spiegare che si trattava di uno scherzo, ma quella frase è ancora più grave delle frustate. Mio figlio ora non mangia più, dorme poco - ha continuato a raccontare l'uomo - e soprattutto non vuole più andare a scuola.'

Le insegnanti, tra l'altro, hanno affermato che i ragazzini che l'hanno aggredito sono amici della vittima, anche fuori dalla scuola ma l'uomo smentisce: 'Non sono amici, solo compagni. Uno di questi ha inviato un messaggio di scuse - ha dichiarato - e mio figlio ha risposto che per colpa sua, la mamma era finita in ospedale'.