Il ventre del Rigopiano restituisce altri tre corpi senza vita, di cui uno già nel conto delle vittime. Le vittime della tragedia salgono dunque a 9. Si tratta di due uomini e una donna che sono stati recuperati dai soccorritori nella notte tra lunedì e martedì, 24 gennaio. Il bilancio provvisorio parla quindi di 9 morti, 9 salvati e 20 dispersi.

Sul Rigopiano le parole di Mattarella e di Curcio

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha auspicato “Uno sforzo unitario e comune di fronte alle calamità. Le buone parole devono unire, non dividere.

Le Immagini dei soccorritori che in mezzo alla tormenta salvano vite umane sono un esempio di quello che intendiamo per popolo repubblicano”. Del lavoro dei soccorritori parla anche il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: “Chi lavora in quelle condizioni lo fa come se ci fossero da recuperare persone vive, la speranza c'è sempre, perché quegli eventi possono avere dato luogo a situazioni molto particolari”.

Rigopiano, le indagini della Procura di Pescara

Intanto ci si chiede con insistenza se la tragedia dell’hotel Rigopiano poteva essere evitata. Perché l'email d'aiuto inviata dall'Amministratore Delegato dell'albergo la mattina del disastro del rigopiano è stata ignorata? Perché la struttura del Rigopiano non è stata evacuata, visto che fin dal sabato prima del disastro il Meteomont avevano segnalato un pericolo valanghe di livello 4 su 5?

Com'è possibile che le autorità non abbiano dato subito credito alla prima richiesta di soccorso per il disastro, facendo scattare i soccorsi con oltre 2 ore di ritardo? Come mai le strade per il Rigopiano erano interrotte, quando è obbligo del gestore tenerle libere? A queste ed ad altre domande sta cercando di dare risposta il procuratore aggiunto di Pescara, Tedeschini, con indagini su tre fronti: comunicazioni, viabilità e rischio valanghe. Le ipotesi di reato delle indagini sono disastro colposo e omicidio plurimo.

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