L’amore con quell’uomo di Quartu, almeno per lei, una 46enne ucraina, non era finito. E in ogni modo ha tentato di dimostraglielo. Come la scorsa mattina quando – secondo la Polizia (che ha assistito alla scena) avrebbe cercato anche di buttarsi sotto l’auto del suo amato (ex) che alla fine – dopo tante persecuzioni accertate anche dagli agenti del commissariato di Polizia di Quartu – ha deciso di denunciarla (per l’ennesima volta) con la pesante accusa di stalking.

E così, ieri mattina, dopo tutta la sceneggiata messa in atto lungo le vie di Quartu i poliziotti l’hanno arrestata e – sempre dopo le formalità di rito – l’hanno portata in una cella del carcere di Uta.

La donna – che da tempo vive e lavora in Sardegna – ora dovrà trovarsi un avvocato che la dovrà difendere dalle pesanti accuse mosse nei suoi confronti. Da quanto accertato dagli inquirenti la donna – spesso e volentieri – inondava di messaggini il suo ex compagno (anche 200 al giorno) e intasava il suo telefonino con numerose telefonate. Da qui la denuncia.

Persecuzione continua

La relazione con la donna ucraina era ormai finita da tempo e lui, un piacente 65enne quartese, aveva anche trovato un’altra compagna con cui trascorrere le sue giornate. Mai l’avesse fatto. La vendetta della sua ex – infatti – non si è fatta attendere. Da quanto accertato dalla Polizia infatti non sarebbe stata la prima volta che la donna cercava di riagganciare i rapporti ormai diventati tesi con il suo ex che non ne voleva più sentire.

Più volte infatti – da quanto accertato – la donna avrebbe seguito l’uomo per dimostrargli il suo amore come la scorsa mattina quando dopo una scenata per strada avrebbe tentato di lanciarsi sotto l’auto dell’ex compagno e avrebbe detto agli agenti di Polizia - intervenuti dopo la chiamata al 113 - che lei avrebbe anche sacrificato la sua vita per tornare insieme con il suo fidanzato.

L'arresto

Gli agenti di Polizia – con la loro professionalità – hanno riportato la situazione alla normalità e – dopo tutte le formalità di rito – hanno accompagnato la donna nel carcere di Uta dove sarà interrogata dal magistrato che si occuperà del caso, in attesa del processo che si svolgerà in un’aula del Tribunale di Cagliari.