La classica storia all’italiana, o meglio della burocrazia italiana, perché i cittadini in questo non c'entrano nulla. Infatti, il popolo italiano si è dimostrato subito solidale con le popolazioni vessate dagli eventi naturali, con aiuti fisici da parte dei volontari e con donazioni in denaro. L’albergo sepolto dalla slavina in Abruzzo e le nuove e ripetute scosse di Terremoto che stanno vessando parte della nostra penisola sono cronaca attuale. Il terremoto di Amatrice torna prepotentemente a creare discussione perché con l’arrivo della stagione invernale e della straordinaria ondata di freddo che ha portato neve e gelo anche in quei posti dove la gente da agosto è senza casa, la situazione è grave.

Le case, i prefabbricati e tutto ciò che le nostre sfortunate popolazioni attendevano sono ancora ferme al palo, ma perché?

Le compagnie telefoniche

Una delle vicende che fa più notizia è quella dei soldi che milioni di italiani hanno donato alle popolazioni dell’Italia centrale dopo i terremoti dell’estate scorsa. Gli SMS solidali, cioè quelle donazioni da 2 euro a messaggio che milioni di italiani hanno mandato tramite il proprio cellulare attraverso la convenzione che tutte le compagnie telefoniche avevano messo in atto alla voce “solidarietà”, hanno avuto successo. Dai dati resi pubblici dalla nostra Protezione Civile, ammonterebbero a 28 milioni i soldi che messaggio dopo messaggio, gli italiani hanno destinato in aiuto alle popolazioni terremotate.

Soldi che gli italiani hanno versato per l’emergenza, per dare sollievo a quella povera gente. Ma come sono state utilizzate queste risorse non è più un mistero, perché pare che sia ferme in attesa di essere sbloccate. La burocrazia classica del sistema Italia, oggi che a maggior ragione, quei popoli hanno bisogno di risorse ed aiuti, tiene ferma una considerevole montagna di euro che potrebbero davvero servire.

La storia arriva in Parlamento

Le nuove terribili notizie hanno portato alla luce questa problematica che altrimenti, nonostante il gran cuore dimostrato dagli italiani, sarebbe rimasta celata e nascosta. Una parlamentare del Movimento 5 Stelle ha riportato in aula, interrogando il Ministro Finocchiaro, quanto già pubblicamente sottolineato da Beppe Grillo sul suo Blog.

Durante il classico Question Time alla Camera, la deputata Laura Castelli ha chiesto come saranno utilizzati i soldi provenienti dalle donazioni di cui parlavamo in premessa e soprattutto dove sono finiti. Tramite un comunicato della Protezione Civile è venuto fuori che i fondi destinati sono inutilizzabili al momento perché la campagna di raccolta fondi tramite gli SMS, terminerà a fine gennaio. Il Ministro Finocchiaro ha risposto all’interrogazione confermando in pieno il comunicato della Protezione Civile, sottolineando come quei soldi non sarebbero comunque stati utilizzati per la nuova emergenza, ma servivano per la ricostruzione. Lo scontro in aula è stato forte, con il M5S che ha ribadito come per colpa dei protocolli e della burocrazia, soldi già disponibili non vengono spesi per la povera gente e il loro aumentato stato di bisogno.

In definitiva, il paradosso è che questi soldi, non sono solo fermi oggi, ma lo saranno per molto tempo, fino a quando l’emergenza scosse terminerà e le procedure di ricostruzione andranno a regime. Il 29 gennaio, giorno di chiusura della campagna avviata, ricordiamo di nuovo, l’estate scorsa, i soldi saranno nelle mani della Protezione Civile, o meglio, quest’ultima valuterà di concerto con le Regioni, su cosa farne di queste risorse. Poi si passerà all’iter vero e proprio, con la proposta di utilizzo che deve superare anche un esame di una Commissione di Garanzia che deve rilasciare il suo benestare.