Un'altra vittima dell'imperizia e della leggerezza dei medici. A sbagliare, stavolta, sono stati alcuni medici scozzesi. La 24enne Stephanie Dickson era una ragazza solare e in forma ma, a un certo punto, aveva iniziato ad avvertire forti dolori alla testa, al collo e vertigini. I medici che la visitarono le dissero che si trattava semplicemente di un'emicrania. Le fitte, però, si fecero sempre più forti ma i dottori ripetevano sempre la stessa cosa: la 24enne, secondo loro, aveva un semplice mal di testa. In realtà la ragazza scozzese era stata colpita da un tumore al cervello.

Quei dolori alla testa non diminuivano

Stephanie Dickson ipotizzava che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, ma i medici le dicevano che quei continui mal di testa erano una conseguenza dello stress e degli antidolorifici. Nonostante le rassicurazioni dei sanitari, quei dolori non diminuivano. La Dickson, un giorno, accusò dolori così forti che la costrinsero a recarsi al pronto soccorso del Royal Infirmary di Edimburgo. Era il 5 aprile del 2013. I medici del nosocomio scozzese visitarono la 24enne, le misero una flebo e poi la rimandarono a casa. Una scelta esiziale. Stephanie venne trovata senza vita, nel suo letto, dai genitori. Il decesso avvenne dopo qualche ora dalle dimissioni dal Pronto soccorso.

Dalle indagini è emerso che un tumore al cervello benigno aveva causato un forte accumulo nel cranio della ragazza. Adesso, dopo 4 anni dalla morte, è emerso che se Stephanie fosse stata curata correttamente al Pronto soccorso, quella notte, molto probabilmente, non sarebbe 'passata a miglior vita'. Il pubblico ministero e il coroner locale hanno scoperto, di recente, che il decesso della 24enne poteva essere evitato.

Laura Aberdour, un'amica 27enne della vittima della malasanità, ha parlato delle sofferenze provate dagli amici e parenti della Dickson nel periodo antecedente al suo decesso. La morte di Stephanie Dickson, una giovane gioiosa, solidale e in forma, ha gettato nello sconforto molte persone. Un decesso inaspettato. Laura ha detto: 'Steph aveva molta energia, rideva e sorrideva sempre, e amava socializzare'. Sembra che la 24enne scozzese fosse un modello per tutte le ragazze che la conoscevano.

Dopo 4 anni e tante indagini, è stato accertato che Stephanie si sarebbe potuta salvare.