Era il luglio 1998 quando Gloria Williams, fingendosi un’infermiera, sottraeva la neonata della famiglia Mobley, nata 8 ore prima, dalle braccia della mamma riferendo che sarebbe dovuta sottoporsi a cure mediche: da allora, la sedicenne mamma Mobley non avrebbe più rivisto la piccola neonata Kamiyah.

Le telecamere di sorveglianza dell’ospedale University Medical Center di Jacksonville (Florida) avevano ripreso la donna, che poco prima si era finta infermiera, fuggire con la bambina in braccio, e da allora non si sono più avute tracce di entrambe - riferisce lo sceriffo di Jacksonville Mike Williams.

Ci sono voluti quasi vent’anni di indagini e ricerche prima che la Polizia di Jacksonville riuscisse a rintracciare, nel South Carolina, una diciottenne nata lo stesso giorno della bambina scomparsa, che da sempre nutriva il presentimento che ci fosse qualcosa di strano in sua mamma Gloria Williams; gli investigatori hanno subito sottoposto la giovane al test del DNA, il quale ha confermato che si trattava proprio di Kamiyah Mobley, la bambina scomparsa dall’ospedale 18 anni prima.

Gloria Williams (51 anni), considerata responsabile del rapimento, è stata subito arrestata a Walterboro (South Carolina), cittadina nella quale si era stabilita con la bambina, ormai diciottenne.

Dopo la fuga la donna era riuscita ad ottenere dei documenti falsi per la neonata, sui quali era riportato un altro nome.

Questo elemento è stato fondamentale per condurre la Polizia sulla strada del ritrovamento: una volta scoperta la falsità dei documenti della ragazza, si è proceduto al test del DNA - riferisce lo sceriffo durante la conferenza stampa svoltasi dopo l'arresto della donna.

La famiglia biologica, dopo la scomparsa della neonata, aveva fatto causa all’ospedale di Jacksonville, ottenendo un risarcimento di un milione e mezzo di dollari.

Alla notizia del ritrovamento da parte della Polizia, i familiari si sono subito dimostrati entusiasti – riferisce lo sceriffo - ma spetterà a Kamiyah adesso, affiancata da un avvocato, essendo ormai maggiorenne, decidere se prendere contatti con loro e con quali modalità.