Anna Finocchiaro non ha dubbi: "Il maggior nemico delle imprese che operano correttamente è la corruzione". E per contrastarla in maniera efficace, ma soprattutto tempestiva, "serve un massiccio investimento sulla Pubblica amministrazione". Un investimento "per far crescere trasparenza e efficienza". Così la ministra per i rapporti con il Parlamento nel corso del convegno sul tema "Legalità e security. Difendere le nostre aziende", tenutosi nei giorni scorsi a Parma, su iniziativa dell'Unione parmense degli industriali e del Gruppo imprese artigiane, in collaborazione con la locale Associazione dei giovani avvocati e il Circolo culturale "Il Borgo".

Dichiarazioni riportate dal sito web del Dipartimento.

Gli ecoreati

Evidenziata la qualità del lavoro svolto in questa legislatura per combattere tutti quei fenomeni di illegalità che alimentano gli affari delle aziende legate alla criminalità. Riferimento chiaro all'istituzione degli ecoreati, delitti contro l'ambiente, inquinamento, disastro, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo e omessa bonifica, e non solo.

La lotta al caporalato

Importanti anche le leggi contro il caporalato, presente soprattutto nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia, consistente nel reclutamento di lavoratori da parte di soggetti, definiti caporali, spesso collegati a vere e proprie organizzazioni criminali.

Operai che vengono trasportati fra campi e cantieri per essere messi a disposizione di datori di lavoro senza scrupoli. Spesso si tratta di lavoratori in gravi difficoltà economiche e, in prevalenza, immigrati senza permesso di soggiorno, come testimoniano le cronache degli ultimi tempi.

Il Codice degli appalti

In primo piano anche la lotta all'evasione fiscale, che ha fatto registrare risultati di una certa entità, l'istituzione dell'Autorità anticorruzione, la Riforma della Pubblica amministrazione e il nuovo Codice degli appalti, "che presenta criticità, ma sul quale si deve e si può lavorare", ha affermato la ministra, "per perfezionare uno strumento che va incontro alla tutela delle aziende oneste".

L'appello ai cittadini

"Leggi e sanzioni non possono bastare da sole a garantire sicurezza e legalità", ha aggiunto Anna Finocchiaro, auspicando "una presa di coscienza collettiva", forte, determinata, senza esitazioni, "che coinvolga tutti i cittadini, per favorire la legalità con i propri comportamenti". Un messaggio che, andando oltre gli interventi legislativi, suona come un appello a tutti i cittadini.

Un impegno che parte dalla Sicilia

Anna Finocchiaro è siciliana. È nata a Modica. Ha studiato a Catania. E in terra etnea si è laureata in Giurisprudenza. Ha prestato servizio in Sicilia come pretore prima e come sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania poi. Eletta in Parlamento per la prima volta nella X Legislatura come indipendente, nelle liste del Pci, è stata deputata sino al 2006 e successivamente senatrice. È stata anche ministra per le Pari opportunità nel Governo Prodi, dal 1996 al 1998. È stata componente nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati e della Giunta per il regolamento del Senato. Dal 2013 al dicembre 2016 è stata presidente della I Commissione "Affari costituzionali" del Senato.