Il legame tra la scena del crimine e il Dna ritrovato sulla stessa può essere fondamentale per la risoluzione di un caso incerto o la risoluzione di un'indagine irrisolta.

La comparazione tra il materiale genetico presente sul luogo del delitto e quello già raccolto in casi analoghi può velocizzare in maniera efficace un'indagine in corso.

In questo senso il Regno Unito si è rivelato un esperto, dato che già possiede una Banca dati di tutti i Dna raccolti, al fine di individuare in maniera efficace i profili genetici dei criminali. Si stima infatti che il 62% dei dati inseriti nella Banca Dati del Dna inglese sia stata in grado di rilevare un legame tra il materiale genetico rinvenuto sulla scena del crimine e l'autore del reato.

Una banca dati anche per l'Italia

Dopo l'approvazione del progetto di una Banca Dati del Dna, supportato da una legge dell'estate del 2009, anche l'Italia ha deciso di stare al passo dell'innovazione scientifica delle indagini come altri paesi europei (in primis il Regno Unito).

E non si tratta di un progetto a vuoto, dato che in Italia oltre 2,4 milioni di reati sono stati registrati nelle ultime statistiche ufficiali del Ministero dell'Interno, nel periodo dal 1 agosto 2015 al 31 luglio 2016. Tra questi si contano 32 mila rapine e oltre 1,3 milioni di furti.

Come funziona la comparazione del patrimonio genetico

Una volta raccolti i tamponi salivari da cui estrarre il Dna (raccolti a partire dal 10 giugno 2016), è stata realizzata una vera e propria Banca Genetica del Dna.

Finora si contano 30 mila profili genetici tra detenuti e coloro che hanno commesso reati.

In seguito il Dna estrapolato potrà essere comparato con quello rinvenuto su una scena del crimine. A questo punto se i profili genetici combaciano, viene realizzato il "match", per cui si può accedere al database, ma il nominativo del possessore del patrimonio genetico potrà essere identificato solo in un secondo momento.

Tutto questo per porre attenzione al rispetto della privacy dei soggetti che sono presenti nel database genetico.

Il materiale genetico e biologico estratto dalla Polizia Scientifica del Ris sulla scena del crimine è ancora in "formato anonimo", e soltanto se combacia con un profilo genetico contenuto del database potrà essere associato ad un nome e cognome preciso, grazie all'Afis, la banca dati delle impronte digitali.