Si parlerà anche del caso di dj Fabo nella puntata di questa sera, domenica 26 febbraio, alla trasmissione 'Le Iene' su Italia1.

Eutanasia, dj Fabo chiede il trattamento di fine vita: Cappato 'E' una protesta contro la politica italiana'

'Questa mattina - ha annunciato la trasmissione di Mediaset - Marco Cappato ha accompagnato Fabo in Svizzera, e lì l’ex dj ha potuto avviare le pratiche per l’eutanasia. Cappato, leader dell’Associazione Luca Coscioni, ci ha da poco annunciato che per questo gesto si autodenuncerà alle autorità italiane. Quest'atto, spiega, vuole essere una protesta contro la classe politica italiana che insiste nel rimandare la decisione sulla legge sul fine vita'.

L'annuncio è stato succeduto dagli hashtag #FaboLibero #LiberiFinoAllaFine.

Dj Fabo in Svizzera, la sua sorte decisa dai medici elvetici

Come riportato dalla trasmissione 'Le Iene', dj Fabo è arrivato in Svizzera nelle scorse ore: l'uomo aveva chiesto di poter morire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo anni di terapie senza esito, ha maturato la precisa consapevolezza di voler porre fine a una quotidianità che non chiama più vita, ma per farlo ha bisogno di aiuto. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Fabo si è così rivolto all'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica che si batte per le libertà civili dall'inizio alla fine della vita. Ricordiamo che anche grazie al lavoro dell'Associazione, a fine gennaio la Camera discuterà il testo di legge sul testamento biologico.

Ma chi è dj Fabo? L'uomo è tetraplegico e non vede più. All'anagrafe si chiama Fabiano Antoniani: 'Nelle prossime ore si sottoporrà alle visite mediche previste dai protocolli. Tuttavia non è escluso che possa cambiare ancora idea' ha dichiarato Gallo. La domanda di fine vita dell'uomo dovrà essere valutata, nei prossimi giorni, dai medici svizzeri.

Marco Cappato, infine, ha annunciato che per questo gesto si autodenuncerà alle autorità italiane. Quest’atto, ha spiegato il leader dell'associazione Coscioni, vuole essere una protesta contro la classe politica italiana che insiste nel rimandare la decisione sulla legge sul fine vita.